Ecco quindi la lista delle migliori strategie SEO da seguire per avere successo nel 2017, cosi come le hanno sperimentate i più brillanti professionisti del settore.
Creare contenuti rilevanti per gli utenti
Sujan Patel – Cofondatore dell’agenzia WebProfits
Se si chiedesse a un neofita qual è la formula più semplice e più efficace per avere successo nel marketing SEO, probabilmente risponderebbe che basta unire contenuti di ottima qualità con un elevato numero di backlink (link di ritorno), in modo da ottenere in automatico un incremento nel rank del proprio sito, e di conseguenza un miglioramento nella sua posizione e visibilità online. Ma alcuni dei principali esperti del marketing SEO a livello internazionale, come Sujan Patel, Sean Si, Danny Donchev, David Schneider, Neville Medhora, Bill Slawski, Mandy McEwen e Ron Sela, la pensano diversamente. Dimenticando le risposte semplicistiche e banali, hanno condiviso con il blog americano SEMrush i loro trucchi più riusciti per dominare il mercato SEO, e hanno rivelato sorprese inaspettate.
Conoscere il funzionamento dei crawler
Sean Si – CEO e fondatore della compagnia SEO Hacker e del sito web Qeriz
Sean Si ha rivelato ai redattori di SEMrush che la strategia SEO più sottovalutata è il crawl budget, ovvero il tasso di scansioni che i motori di ricerca effettuano quotidianamente sulle pagine di un sito web. La maggior parte degli operatori SEO trascura la portata del crawl budget, ma è di vitale importanza, perché Google e affini non hanno la possibilità di scansionare tutte le pagine di tutti i siti web ogni giorno: è allora necessario operare una selezione.
Assegnare ai motori di ricerca l’indicizzazione di un’enorme quantità di pagine consuma il budget giornaliero che un sito web ha a disposizione per le scansioni, e rischia di escludere pagine di rilievo dalla ricerca. Si consiglia quindi di inserire un tag noindex/nofollow nelle pagine che non necessitano di apparire nei risultati di ricerca ai fini della visibilità, come ad esempio le pagine di check out nei siti di web commerce o la pagine dei tag nei blog. È un rimedio estremamente semplice che richiede solo di fare una visitina al file robot.txt del proprio sito web, ma può fare una differenza sostanziale.
Concentrare l’azione SEO su alcuni fattori chiave
Danny Donchev – Fondatore del sito Fortunelords.com
Nel suo contributo al blog SEMrush, Donchev ha individuato alcuni ambiti preferenziali su cui concentrare i propri sforzi per le strategie SEO 2017. Questi spaziano dall’influencer marketing, al content marketing, alla SEO on-site.
Per quanto riguarda il settore dell’influencer marketing (ovvero l’identificazione delle persone che influenzano positivamente i potenziali acquirenti), Donchev prevede che, dopo il boom nel 2016, questo crescerà ulteriormente lungo tutto il 2017. Il motivo è la straordinaria efficacia di questa strategia, che garantisce un notevole incremento nei backlink, nel traffico e nell’esposizione del sito web in maniera naturale, senza incorrere in penalizzazioni da parte di Google, sempre più severo nella sua lotta contro le tattiche SEO scorrette con l’aiuto dei suoi meccanismi di controllo come Penguin.
A proposito del content marketing, Donchev sottolinea quanti ancora non sappiano sfruttare questo settore in modo efficace. Non andrebbe mai dimenticato l’obiettivo con cui viene scritto ogni singolo articolo, sia questo pensato per aumentare il ranking del proprio sito web in relazione a una specifica keyword di riferimento, oppure per introdurre una variazione nelle parole chiavi principali che supportano i propri contenuti di maggior successo. In ogni caso, il contenuto deve essere interessante e accattivante, altrimenti i lettori abbandoneranno la pagina prima di aver raggiunto la conclusione. L’unico modo per ottenere un alto livello di ranking è, infatti, assicurarsi che il tempo medio di permanenza sul sito web e il tasso di abbandono da parte degli utenti siano migliori rispetto alla concorrenza.
Alcuni consigli per creare contenuti coinvolgenti sono:
- Scrivere post ‘epici’
- Utilizzare molti link esterni rilevanti (i quali dovranno aprirsi in una finestra separata)
- Inserire immagini e video
- Far risorgere i propri vecchi contenuti, ovvero rivisitare gli articoli migliori dopo diversi mesi dalla pubblicazione e aggiornarli se necessario. Google apprezza particolarmente i contenuti nuovi, quindi valuterà positivamente i siti web che rinfrescano i propri contenuti periodicamente inserendo informazioni inedite. Inoltre, le informazioni più fresche sono più allettanti anche per gli utenti, che tendono a ignorare i contenuti datati.
Infine, in merito alla SEO on-site, Donchev intima di fare attenzione a vari parametri. Primo fra tutti, la compatibilità con i dispositivi mobili: se il sito web non è a prova di cellulare, Google lo penalizzerà. Poi, va presa in considerazione la velocità del sito. Velocizzare le pagine web è un fattore SEO discriminante, è quindi fondamentale usare servizi di hosting di qualità e controllarne frequentemente la velocità di elaborazione con le applicazioni Gtmetrix e PageSpeed Insights di Google. Ultimo elemento a cui fare attenzione è il passaggio all’HTTPS. Durante il mese di gennaio, Google apporterà profonde modifiche strutturali al suo modo di gestire la visualizzazione browser dei siti web che non seguono il protocollo HTTPS, quindi è opportuno passare all’HTTPS prima che Google Chrome cominci a mostrare un avviso di sicurezza ogni volta che un visitatore tenta di accedere al sito.
Lavorare sui contenuti del sito
Dragilev – Blogger per CriminallyProlific, fondatore di JustReachOut.io
Per avere successo nel 2017, Dragilev consiglia di rendere più specifici gli argomenti trattati, piuttosto che focalizzarsi sul numero dei backlink. Accumulare un gran numero di link per accrescere il proprio rank è diventata una pratica obsoleta. La visibilità su Google oggigiorno è raramente determinata dalla qualità dei link, ma dipende molto di più dall’accuratezza e specificità con cui sono redatti i contenuti.
I contenuti realizzati devono analizzare nel dettaglio gli argomenti di interesse al fine di essere rilevanti. Un chiaro esempio è il confronto fra i siti web Magnifymoney.com e Getrichslowly.org, condotto da Neil Patel in collaborazione con MarketMuse: il secondo sito detiene ben 31 mila backlink, ma il primo lo supera nel ranking di Google nonostante il suo misero migliaio e mezzo di backlink perché la profondità e la copertura dei suoi contenuti è migliore.
Dragilev riassume il suo ragionamento con una frase di Brian Dean presa da MarketMuse: ‘I contenuti rilevanti nel loro settore di pertinenza hanno performance significativamente superiori ai contenuti che non trattano gli argomenti con altrettanta profondità.’
Lavorare sul concetto mobile first
Schneider – Fondatore del portale Ninja Outreach
Entro il 2017, tutti dovrebbero aver ottimizzato i loro siti web per essere visualizzati correttamente sui dispositivi mobili. Questo è quello che sostiene David Schneider sulle pagine di SEMrush, ricordando che Google ha più volte sottolineato l’importanza della compatibilità mobile nella valutazione del punteggio SEO dei siti web.
Secondo Schneider, anche l’influencer marketing e il social media marketing diventeranno delle miniere d’oro per il mercato SEO nel 2017. Infatti, nessun link è più autorevole ed efficace di quelli ottenuti da parte di esperti del settore, per due motivi: il primo, è che in questo modo si può inserire un link di ritorno alle autorevoli e accreditate pagine web degli esperti; il secondo, è il riconoscimento diretto da parte dei followes attivi e fidelizzati che frequentano i siti web dei suddetti esperti.
Il 2017 sarà un anno ancora più competitivo per il SEO marketing, perché sempre più persone iniziano ad adottare le giuste strategie di link building e a ricorrere a piattaforme online che, come il portale fondato da Schneider, mettono in comunicazione i gestori dei siti web con gli influencer più qualificati. Non si può quindi correre il rischio di aspettare e rimanere indietro rispetto alla concorrenza.
Continuando a guardare al futuro, uno dei trend più popolari del 2017 sarà la realtà virtuale, secondo l’opinione di Schneider. Un chiaro indicatore sono gli esperimenti di realtà virtuale già eseguiti nel campo dell’informazione mediatica, come il servizio sulla guerra in Siria realizzato dal New York Times, o un popolare reportage sulla storia dei festival musicali. Presto gli utenti della rete vorranno altri contenuti dello stesso genere, e questi potrebbero diventare la prossima frontiera per gli esperti SEO: una nuova opportunità da esplorare per farsi notare cavalcando l’onda, prima che anche la concorrenza se ne accorga e si adegui.
Lavorare sulle long tail keywords
Gael Breton – Fondatore del sito web Authority Hacker
Nell’opinione di Breton, la mossa vincente per aumentare il traffico in ingresso da Google è realizzare una gran numero di contenuti altamente specifici. Può sembrare una strategia impopolare, eppure funziona alla perfezione: scrivere contenuti specifici è la nuova chiave per ottenere articoli ‘epici’ che conquistano il pubblico.
Di questi tempi, i siti web con tantissime pagine brevi che affrontano argomenti specifici e fortemente settoriali hanno maggior successo su Google rispetto ai siti con contenuti molto lunghi. Questa tendenza era già emersa chiaramente all’inizio dello scorso anno, quando Breton condusse con successo un esperimento di visibilità usando contenuti brevi, ed è stata confermata durante tutto il corso dell’anno su alcuni dei siti più popolari della rete. Ecco perché molti siti web hanno cominciato a ridurre il numero di parole per post dalle 2.000 alle 800-1.000 parole, o perché hanno raddoppiato la frequenza di pubblicazione, o perché diluiscono i contenuti su molte pagine diverse. Soddisfare la crescente richiesta di contenuti, necessari per sostenere la frequenza di pubblicazione raddoppiata, spiega anche il successo dei servizi esterni di content writing.
Nell’ultimo anno, oltre alla strategia di gestione dei contenuti, è stata raffinata anche la scelta delle keyword di riferimento, facendo sempre più affidamento sui sistemi automatizzati di ricerca delle parole chiave per superare i lunghi tempi richiesti dalla ricerca manuale delle SERP per ogni articolo. Gli strumenti automatizzati non sono immuni da errori e non possono raggiungere l’efficienza dell’occhio umano, ma Breton garantisce che la maggior parte dei contenuti prodotti dal suo sito web usando questo approccio è adesso indicizzata nelle prime pagine di Google. Il tasso di successo è elevatissimo, considerando che questa strategia permette di pubblicare il doppio dei post con lo stesso budget. I contenuti brevi e specifici sembrano quindi la nuova realtà che si affermerà nel 2017, andando a sostituire i lunghi contenuti ‘epici’ che tutti hanno tentato di realizzare fino a oggi.
Dare la giusta importanza ai social media
Mandy McEwen – Fondatrice di Mod Girl Marketing
Secondo quanto sostenuto dalla McEwen sul blog SEMrush, il social media marketing ha un forte impatto nel rank attribuito da Google ai siti web, nonostante il motore di ricerca abbia smentito più e più volte questa teoria. Google sostiene che la presenza sui social network non influenzi direttamente i meccanismi di attribuzione del ranking, eppure molte esperienze sul campo dimostrano il contrario. Come la storia della McEwen, costellata di successi personali e aziendali realizzati attraverso l’utilizzo dei social signals, ovvero le menzioni a business e siti web di terze parti inserite nelle pagine dei social network. Che Google stia mentendo per tenere nascoste le sue carte segrete?
La McEwen suggerisce quindi un piano d’azione concreto per sfruttare al meglio il potere dei social network al fine di migliorare le proprie strategie SEO, basandosi su quello che ha imparato e scoperto dopo molti anni di esperienza con la sua clientela. Secondo lei, le fasi della strada verso il successo sarebbero:
- Produrre contenuti di qualità pensati in ottica SEO
- Usare strumenti web come Buzzsumo per trovare i profili social più autorevoli nel proprio settore di competenza
- Fare apprezzamenti sul loro brand e i loro contenuti, prima di chiedere un parere sui propri articoli. In caso siano di loro interesse, invitarli a condividerli con il loro pubblico.
- Assicurarsi che inseriscano un link diretto al contenuto in oggetto all’interno dei loro post sulle pagine social.
- Dare la priorità alla qualità piuttosto che alla quantità. È più proficuo ottenere il supporto di una manciata di account Twitter di elevata qualità, piuttosto che ottenere decine di condivisioni da parte di account di poco prestigio.
La strategia della McEwen funziona su tutti i social network, da Facebook a Google+, e se utilizzata bene porterà a un picco del rank in breve tempo.
Concentrarsi sull’intenzione dell’utente
Neville Medhora – Fondatore del blog KopywritingKourse
Per Medhora, la formula per rank elevati si riduce effettivamente alla semplice equazione: Buoni contenuti + Persone interessate = Rank elevato.
Studiare e analizzare le strategie SEO basandosi sulle guide e le istruzioni online non ha più senso, secondo Medhora, perché la prossima generazione di articoli sarà generata automaticamente e farà tutto il lavoro da sola.
Il futuro è degli articoli generati automaticamente seguendo pattern e schemi matematici con l’aiuto dei generatori online, perché l’originalità dell’autore si esaurisce dopo i primi post o le prime email. Ecco quindi che è più efficace imparare le regole per generare contenuti automatici funzionali, come l’applicazione di categorie diverse allo stesso concetto o la ripetizione dello stesso argomento da punti di vista differenti, invece di spendere tempo a scriverli di proprio pugno. L’automazione è la scelta vincente per differenziare i propri articoli dalla massa nel 2017.
Non trascurare la SEO tecnica on-site
Mike Brown – Fondatore di TheBloggingBuddha
Ormai tutti sanno che il contenuto la fa da padrone nel marketing SEO e tutti hanno compreso la necessità di backlink e hyperlink per aumentare di rank all’interno della propria nicchia. L’importanza dei contenuti e della propagazione dei backlink, con qualsiasi metodo lecito, è fuori di dubbio, però, stando alle parole di Mike Brown dichiarate per SEMrush, quello che la maggior parte degli esperti SEO e dei gestori di siti web individuali tende a sottovalutare è l’importanza della SEO tecnica on-site, ovvero l’architettura delle pagine e la struttura del sito web.
L’ottimizzazione del sito web deve essere perfezionata in ogni aspetto per essere sempre competitivi nel proprio settore commerciale di appartenenza, ma un’ottimizzazione completa può partire solo dalle fondamenta su cui il sito web è costruito. È basilare che l’architettura del sito web sia chiara, essenziale, priva di fronzoli superflui, e soprattutto compatibile con i dispositivi mobili.
Google ha annunciato chiaramente l’intenzione di allontanarsi da una prospettiva focalizzata sulla navigazione da desktop per orientarsi verso un’indicizzazione che tenga maggiormente conto dei dispositivi mobili. Questo drastico cambiamento negli algoritmi di ricerca implica che il sistema di ranking di Google presto darà importanza ai tempi di caricamento e al funzionamento dei siti web su mobile e non solo su desktop, e tutti gli esperti SEO devono prenderne atto.
Brown suggerisce anche di strutturare in modo piramidale l’architettura dell’informazione dei siti web. In cima alla piramide, si dovrebbero trovare gli articoli cardine, ovvero i post di maggior successo che continuano a essere rilevanti, mentre al di sotto le basi dovrebbero essere sorrette da articoli più brevi e meno specialistici. Strutturare il proprio sito secondo questo approccio, e inserire dei link interni in modo strategico, avrà un impatto impressionante sui parametri di valutazione del ranking. Brown afferma di aver visto pagine web schizzare dalla terza alla prima pagina dei risultati di ricerca grazie all’ottimizzazione della SEO tecnica on-site.
In altre parole, l’approccio corretto alla SEO parte dall’ottimizzazione tecnica di ogni contenuto del sito web, seguita dall’organizzazione strutturale di tale contenuto in modo da dare enfasi alle pagine che si vogliono far indicizzare dai motori di ricerca. Solo alla fine si deve pensare a costruire i backlink!
La rilevanza come fattore di indicizzazione
Ron Sela – Esperto di marketing
Recenti studi sul ranking mostrano che i parametri di indicizzazione dei siti web tengono conto della rilevanza delle informazioni più di quanto si credesse in precedenza. Le pagine che contengono le risposte più rilevanti a ogni domanda digitata nei motori di ricerca appaiono adesso più in alto nelle SERP. La rilevanza dei contenuti diventa quindi un fattore chiave nei processi SEO, e secondo l’opinione di Ron Sela questa novità, a seconda di come viene sfruttata, può diventare un punto di forza o una debolezza fatale per i siti web nel 2017.
Continuando a elencare gli elementi determinanti per il successo, Ron Sela sostiene che l’usabilità è un fattore di vitale importanza per mantenere gli utenti incollati a un sito web. L’esperienza degli utenti è un punto essenziale nella valutazione del rank, perché il tempo medio di permanenza sul sito è uno dei principali fattori di ranking. Quindi è fondamentale fare in modo che i contenuti siano raggiungibili velocemente dai visitatori del sito web tramite ricerche organiche, che non ci siano difetti strutturali nell’architettura web, e che ogni pagina sia compatibile con i dispositivi mobili.
Passando a parlare dei contenuti, Sela rivela a SEMrush che solo i contenuti dalla lunghezza appropriata e dalla struttura accattivante hanno successo. Promuovere i contenuti in lungo e in largo è inutile se le informazioni non sono rilevanti. Non dovrebbe esserci alcuna confusione sulle informazioni e sugli obbiettivi che il sito web vuole comunicare agli utenti con ogni click.
La promozione dei contenuti dovrebbe sempre basarsi sulle intenzioni e gli interessi degli utenti, conclude Sela. Questo è ciò che rende le strategie SEO più semplici e che tiene incollati i visitatori alle pagine web.
Lavora prima on-site
John Doherty – Fondatore del portale Credo
Doherty esorta a fare attenzione alla SEO on-site, poiché questa determina le parole chiave correlate alla propria keyword principale. Da quando Google ha cominciato a utilizzare algoritmi di ricerca più sofisticati, anche le keyword correlate hanno iniziato ad avere un peso nel ranking. Quando si ottimizza un sito attorno a una parola chiave, come “arance rosse” nell’esempio fatto da Doherty, sarà quindi importante elencare anche altri tipi di frutta e altri colori per meglio inquadrare la keyword principale e migliorare il rank. Questa tattica non è nulla di nuovo, ma è diventata particolarmente efficace e assolutamente necessaria negli ultimi anni.
L’importanza delle SEO semantica
Bill Slawski – Fondatore di SEO by the Sea
Google sta cercando di comprendere meglio il significato semantico delle parole attraverso le basi di conoscenza online, sostiene Slawski. Il motore di ricerca si affida ai principali database aziendali per studiare il numero di occorrenze di ogni parola e per capire a quali proprietà è associata. Inoltre, Google tiene conto dei termini che compaiono frequentemente insieme alle parole chiave delle pagine web dal rank più elevato. Tutto questo aiuta Google a capire il contesto delle parole e il significato con cui sono usate nelle pagine web, e fornisce anche indicazioni importanti agli specialisti SEO.
Quando si usa una parola chiave, conclude Slawski, sarà opportuno menzionare anche le sue proprietà associate così come appaiono nelle basi di conoscenza, e adoperare le parole correlate che compaiono nelle stesse pagine ad alto ranking. Solo in questo modo si avrà la certezza che il sito web sia indicizzato nel giusto contesto di significato.