A questo punto, ti sarà sorta sicuramente la seguente domanda: Esiste un modo per riparare i back-links verso il proprio sito? La risposta è Sì e nello specifico la pratica di riparare i collegamenti interrotti prende il nome di Broken Link Building.
Cos’e il Broken Link Building?
Per Broken Link Building si intende la fase di identificazione dei link errati presenti sugli altri siti web, il cui collegamento interrotto dovrebbe puntare ad un contenuto del tuo sito, ma che in realtà non fa altro che far apparire la pagina di errore 404.
L’obiettivo è quello di associare al collegamento interrotto un nuovo link, che punterà questa volta ai contenuti corretti.
Quest’operazione, quindi, risulta una vera e propria vittoria sia per il tuo sito, che riceverà il traffico “perduto” a causa del link interrotto, e sia per i tuoi lettori, che potranno raggiungere tutti i tuoi contenuti senza alcun problema di navigazione.
Anche se concettualmente quella di riparare i link interrotti è una pratica molto semplice, però, può richiedere molto tempo. Per questo motivo, di seguito, ci occuperemo delle due importanti fasi del Broken Link Building: l’identificazione dei collegamenti interrotti e la loro riparazione.
Recuperare i link interrotti grazie alla Google Search Console
Fra i vari strumenti che è possibile utilizzare per il recupero dei link interrotti quello che ci offre Google è sicuramente il più efficace. Google Search Console è un strumento completamente gratuito, che lo rende la miglior scelta per il raggiungimento di informazioni di collegamento fra uno o più siti web. E’ bene precisare che, come afferma Russ Jones, uno dei maggiori esperti in materia SEO, “i dati elaborati da Google Search Console non possono essere ritenuti attendibili al 100%”. Questo perché gli algoritmi di indicizzazione di Google lavorano ad una velocità tale da non scandagliare correttamente tutti gli URL.
In più, Google Search Console quando identifica un link interrotto non riesce ad associare il relativo collegamento corretto. Quest’ultima fase, infatti, dovrà essere effettuata manualmente.
In definitiva, tramite la scansione del Google Search Console potrai trovare una moltitudine di link interrotti provenienti da altri siti. Dopodiché, dopo aver scelto quelli da riparare e identificati i contenuti ai quali puntano, dovrai creare un link di reindirizzamento sul tuo blog. Ad esempio, se usi WordPress potrai modificare il file .htaccess, quello relativo all’errore 301, per reindirizzare in modo corretto tutti i collegamenti interrotti. Per farlo, devi semplicemente aprire tale file con un editor di testo e aggiungere la seguente riga: Redirect 301 / blog / collegamento interrotto / embed / URL corretta /. A questo punto, chiunque aprirà il link errato, anziché essere reindirizzato alla pagina di errore 404 verrà automaticamente reindirizzato alla pagina corretta e così avrai guadagnato un produttivo link in entrata.
Ahrefs: bonificare i link interrotti grazie a un semplice strumento
Oltre al Google Search Console esistono altri strumenti molto validi per la riparazione dei link interrotti, che consentono addirittura di risparmiare una grossa mole di tempo durante tutto il processo. Fra questi, il più popolare e considerato fra i migliori strumenti in ottica SEO, è sicuramente Ahrefs. Questo strumento, usufruibile in modalità trial per 14 giorni, offre un’infinità di strumenti per analizzare non solo i dati dei tuoi siti web, ma anche quelli di altri siti, tra i quali compaiono appunto i link interrotti.
Il sistema di ricerca dei link interrotti integrato in Ahrefs viene denominato “Broken back-links” ed in grado di evidenziare con un’affidabilità superiore al 70% tutti i collegamenti interrotti presenti in rete. Inoltre, con questo strumento potrai filtrare la tua ricerca in modo da bonificare solo i link più rilevanti, ossia quelli che porteranno un traffico sicuro in entrata verso il tuo sito web.
Dopo aver identificato tutti i link da riparare tramite la console di ricerca di Ahrefs, quindi, dovrai riparare manualmente i collegamenti sul tuo sito web. Per farlo, ti basta modificare il campo Redirect 301 presente nel file .htaccess, come illustrato in precedenza.
Altri strumenti per identificare i link interrotti
Grazie al Google Search Console potrai ottenere un elenco di potenziali siti web che contengono eventuali collegamenti interrotti. Se non desideri abbonarti ad un servizio a pagamento come Ahrefsm, quindi, non c’è bisogno che ti metta ad esaminare manualmente ogni URL presente su altri siti. Ci sono numerosi strumenti che puoi utilizzare per accelerare questo processo. Fra questi, il miglior strumento gratuito è sicuramente Domain Hunter Plus, un’estensione per Google Chrome che analizza tutti i link presenti in una pagina, determinando quelli interrotti e offrendoti anche un’opzione per esportarli.
Altri strumenti molto validi, infine, sono:
- Check My Links: un’altra estensione per Google Chrome.
- Screaming Frog: come Ahrefs, questo strumento fa molto di più di un semplice identificatore di link in uscita interrotti.
- Errore Link Builder: una web App (prevede un abbonamento mensile di circa 60€).
- Xenu Link Sleuth: Un potente strumento che necessita di una cospicua curva di apprendimento.