A tal proposito, di recente è stato acceso un riflettore sulle prossime innovazioni che rivoluzioneranno, o comunque cambieranno notevolmente, il mercato degli acquisti online. Ecco, quindi, i punti principali da conoscere per tenersi aggiornati.
1. Personalizzazione
I clienti sono estremamente esigenti e cercano risposte sempre più specifiche ai loro bisogni. Questo concetto trova la sua traduzione in un’unica parola: customizzazione (o personalizzazione).
Stiamo già assistendo, in realtà, a un processo di personalizzazione su misura del cliente, in quanto in molti e-commerce è sufficiente che il cliente acquisti un prodotto per poi ottenere una lista di quelli consigliati, i quali compaiono nei successivi accessi alla piattaforma, sulla homepage.
Questa idea, però, cozza con il bisogno di privacy. In altre parole, gli utenti non desiderano fornire le proprie informazioni, ma allo stesso tempo vogliono dei consigli d’acquisto altamente personalizzati.
Il compromesso sta nel mezzo: le aziende devono imparare a effettuare un adeguato targeting sfruttando in maniera responsabile i dati privati acquisiti dai clienti. Si deve, in altre parole, procedere in maniera cauta, senza esagerare e senza correre il rischio di creare uno scandalo, come avvenuto di recente con Facebook.
Dopotutto, per una corretta personalizzazione non è necessario assolutamente acquisire grandi volumi di dati, se ci si affida all’intelligenza artificiale: di recente, ad esempio, è stato elaborato un sistema grazie al quale è possibile personalizzare i contenuti da mostrare in un sito web solo mediante l’utilizzo di alcune informazioni acquisite nella pagina iniziale.
L’utilizzo responsabile dei dati personali ha anche un peso molto rilevante nella misura della soddisfazione del cliente.
2. Sistemi di abbonamento
È ormai passato il tempo in cui un utente effettuava un acquisto una tantum per ottenere un bene o servizio da poter utilizzare una volta. Oggi, invece, i membri della fascia d’età compresa tra i 20 e i 30 anni, i quali hanno tra le maggiori capacità di spesa, preferiscono ricorrere ai piani di abbonamento, per avere la possibilità di utilizzare un servizio ogni qualvolta lo desiderano, senza doversi occupare di acquisti e carrelli.
Ciò spiega perché Netflix e Spotify abbiano visto i loro abbonamenti crescere del 25 e del 48% rispettivamente.
L’abbonamento, di recente, è stato portato anche agli e-commerce. In questo caso, i clienti pagano un abbonamento mensile per ricevere ogni mese a casa una confezione di prodotti validi e ben curati, pensati su misura per il cliente. Si tratta di un sistema che sta riscuotendo un enorme successo, poiché per gli utenti non solo non vi è alcun pensiero relativo all’acquisto, ma al contrario vi è un desiderio sempre acceso, motivato dall’attesa della confezione e del suo contenuto.
Questa tipologia di abbonamento, però, rientra in una delle tre categorie di seguito elencate:
1) Servizi curati. Si tratta dell’abbonamento tipico di chi riceve il box mensile, in quanto i clienti sono sempre riforniti con nuovi prodotti e non perdono dunque nessuna novità.
2) Servizi di rifornimento. Sono abbonamenti pensati per offrire un vantaggio aggiuntivo agli utenti che ricorrono frequentemente all’acquisto su uno specifico e-commerce. Un esempio è Amazon Prime, abbonamento mensile che permette agli utenti che fanno molti acquisti sulla piattaforma di risparmiare sulle spese di spedizione.
3) Servizi di accesso. In questi casi, l’abbonamento garantisce l’accesso a sconti esclusivi e molto convenienti per l’acquisto di prodotti, altrimenti non accessibili.
3. Vendita mediante canali social
Il connubio tra e-commerce e social network, per quanto discusso e criticato (soprattutto in passato), funziona e offre risultati incredibili. Non è possibile non integrare i due servizi, in quanto secondo recenti stime si spendono circa 3 ore su piattaforme social o in applicativi d’intrattenimento.
Il motivo per cui i social network sono comodi per gli acquisti è legato alla loro velocità: quando si osserva un prodotto al quale si è interessati, basta cliccare sul bottone “compra” per essere reindirizzati all’acquisto sul sito ufficiale, senza dover navigare a lungo e inutilmente.
Un dato interessante e incoraggiante a riguardo è che la maggior parte di coloro che hanno notato un prodotto di proprio interesse sui canali social hanno poi affermato di aver continuato l’acquisto.
4. Vendita multicanale e omnicanale
L’importanza del “mobile friendly” quando si parla di siti web è ben nota agli esperti di marketing: con l’avvento dei telefoni cellulari e degli smartphone, infatti, sempre più clienti hanno iniziato a completare gli acquisti direttamente dal telefono, senza accedere a un computer. Gli e-commerce che all’epoca non erano ottimizzati per la navigazione da mobile ne hanno risentito, e hanno perso molti clienti, in quanto il processo d’acquisto risultava troppo complesso.
Oggi, però, il mobile friendly non è più sufficiente. Con le applicazioni, le piattaforme e i diversi dispositivi, infatti, un utente può decidere di consultare diverse volte l’e-commerce, e da più dispositivi, prima di completare l’acquisto. Ciò significa che le informazioni di cui necessita e gli strumenti per portare a termine una transazione devono essere disponibili ovunque. Questo è il concetto che porta alla vendita multicanale.
Adeguare il proprio e-commerce a infrastrutture anche profondamente diverse tra loro può essere complicato, soprattutto se nel proprio organico non è presente una figura preposta. Fortunatamente, esistono moltissime aziende che offrono questo servizio, dando anche la possibilità di gestire l’inventario e integrare le informazioni in tutti i differenti canali di vendita.
5. Contenuti interessanti
Per poter suscitare la curiosità dell’utente e spingerlo a completare l’acquisto, è fondamentale che le informazioni fornite siano attraenti. Ciò significa che queste non solo devono essere pertinenti e personalizzate, ma anche proposte in una forma accattivante.
Ciò è possibile utilizzando contenuti multimediali come i video, che da sempre rappresentano uno dei migliori mezzi di comunicazione, oppure immagini interattive e dinamiche, che l’utente può manipolare come meglio desidera (tra cui, ad esempio, le immagini che ritraggono i prodotti a 360 gradi, o che li proiettano nello spazio reale attraverso la realtà aumentata).
6. Assistenti vocali
Sempre più utenti utilizzano gli assistenti vocali non solo per fissare appuntamenti o per leggere le email, ma anche per completare acquisti.
È importante però migliorare l’accuratezza degli assistenti virtuali, che non sempre comprendono bene le richieste dell’utente.
In particolare, deve essere ottimizzata la capacità degli assistenti vocali di contestualizzare la richiesta, in modo da proporre una risposta estremamente pertinente.
Le aziende, nei prossimi anni, dovranno puntare tanto sul miglioramento dell’intelligenza artificiale che sta dietro gli assistenti virtuali, soprattutto considerando che le ricerche effettuate con gli assistenti vocali porteranno a un commercio del valore di oltre 40 miliardi di dollari nel 2022.
Abstract:
Il mondo degli e-commerce avanza velocemente, e promette ricavi molto interessanti nel prossimo futuro. Tuttavia, non è possibile raggiungere il successo sperato in questo campo se non si dispone degli strumenti giusti e se non ci si aggiorna in merito. Ecco, quindi, le 6 principali strategie che determineranno chi è “in” e chi è “out” nel prossimo futuro.
Articolo originale : https://digitalmarketinginstitute.com/blog/6-ecommerce-strategies-that-will-future-proof-your-business