Esiste un algoritmo che scandaglia il web analizzando i siti. Tuttavia gli algoritmi non sono perfetti, per cui lo staff di Google è costantemente a lavoro per migliorarli. Uno degli strumenti che lo aiutano in questo processo sono i Quality Rater di ricerca. Si tratta di qualcosa che devi imparare a comprendere e analizzare perché ti può essere di grande aiuto per migliorare il tuo sito sotto tanti punti di vista.
Che cosa sono i Quality Rater della ricerca?
Google sa perfettamente che tutti i risultati di ricerca possono sempre essere migliorati. Il sistema migliore per ottenere questo obiettivo è quello di mettere delle persone fisiche a controllare la qualità dei risultati di ricerca ottenuti con gli algoritmi. Quindi in tutto il mondo, il motore di ricerca Google ha delle persone (umane non spider o bot) che revisionano manualmente i dati relativi ai siti web attraverso delle linee guida che sono le stesse che regolano gli algoritmi. Questi Quality Rater non influenzano direttamente gli algoritmi ma ne verificano la qualità del lavoro e passano i risultati così ottenuti agli ingegneri che si occupano di codificare l’algoritmo in modo da renderlo più pertinente rispetto alle ricerche degli utenti.
A questo punto sorge una domanda spontanea. Come fai a capire se il tuo sito è nella fase di revisione da parte dei Quality Rater? Ecco come scoprirlo.
Il primo passo che devi compiere è quello di accedere al tuo account di Google Analytics e verificare l’area dedicata agli audience overview report. Successivamente occorre cliccare sul tasto Add Segment, infine scegliere la sezione + New Segment. A questo punto devi fare clic sulla voce Conditions, che si trova sotto l’etichetta di navigazione Advanced. Una volta fatto ciò, dovrai compilare tutti i campi per abbinare lo screenshot e infine salvare i dati con il tasto Save. Gli unici accorgimenti che si devono adottare per avere informazioni certe sono due. Il primo è quello di selezionare il pulsante or e non quello and. Il secondo è, invece, quello di selezionare come prima opzione la colonna Source. Se tutte queste operazioni sono state svolte correttamente, si è creato un nuovo segmento e quindi a breve sarà possibile scoprire se i Quality Rater hanno effettivamente già visitato il sito oppure no.
Come individuare i Quality Rater
Selezionando il segmento che hai appena creato si produrrà automaticamente un grafico dal quale puoi evincere se il Quality Rater è passato sul sito oppure no. Un altro elemento molto importante da tenere sempre in considerazione è il simboletto dello scudo che si trova accanto alla voce Audience Overview. Se lo scudo è verde, allora non c’è alcun problema. Se, invece, lo scudo è giallo, allora vuol dire che il Quality Rater ha individuato una qualche anomalia. Cosa devi fare in questi casi? Si deve effettuare un lavoro di ricerca minuziosa, diminuendo anche gli intervalli di tempo della ricerca per capire l’esatto momento in cui il Quality Rater è passato sul sito e che cosa lo ha spinto a dare una valutazione non conforme. In tal senso un aiuto può arrivare dal rapporto dei Quality Rater che si chiama Site Content ed è contenuto in Google Analytics: da qui potrai ricavare tutte le informazioni che ti servono per effettuare eventuali modifiche alle tue pagine che sono state contrassegnate con lo scudo giallo.
A che cosa servono i dati dei Quality Rater
L’obiettivo del lavoro svolto dai Quality Rater è quello di aiutare l’algoritmo di Google a migliorare il risultato dei suoi lavori. Indipendentemente dal fatto che i Quality Rater possano aver visitato o meno un sito, l’obiettivo del gestore di questo sito deve essere quello di migliorare contenuti e struttura delle pagine per riuscire ad acquisire visibilità nel proprio settore. Per ottenere questo obiettivo puoi sostanzialmente fare tre cose. La prima è seguire le linee guida sulla qualità rilasciate da Google. Sono molto lunghe e complesse ma, sfogliandole, puoi capire bene cosa stanno cercando i Quality Rater e modificare di conseguenza le tue pagine. Il secondo consiglio è quello di mettere sempre l’utente al primo posto dei tuoi interessi: è vero che il tuo intento è quello di posizionarti meglio nelle classifiche di ricerca, ma invece di concentrarti su Google devi puntare a migliorare l’esperienza dell’utente. A lungo termine, ciò dovrebbe aiutarti a posizionarti più in alto poiché l’obiettivo di Google è quello di rendere il suo algoritmo ottimizzato per le preferenze degli utenti rispetto a cose come la SEO sulla pagina o la creazione di link. La terza cosa da fare è quella di consultare i consigli di Google per incontrare il favore dell’algoritmo, in questo modo ogni passaggio dello spider non sarà per te motivo di ansia.
Conclusioni
La presenza dei Quality Rater sul tuo sito non deve crearti panico. Se effettuando i passaggi indicati ti rendi conto che di tanto in tanto un Quality Rater ti ha visitato o se, al contrario, ti rendi conto che non è mai venuto sul tuo sito, questo non inficia in alcun modo sui risultati di ricerca perché il passaggio dei Quality Rater non si traduce automaticamente in un aumento o un peggioramento del tuo posizionamento. Mano a mano che il tuo sito diventerà più popolare, noterai che i Quality Rater inizieranno probabilmente a farti visita e questi passaggi diventeranno più frequenti con l’aumentare del numero dei tuoi utenti. Non ti preoccupare e concentrati sulla cosa più importante, ossia assicurare ai tuoi visitatori un’esperienza di navigazione sempre piacevole, contenuti di qualità e risposte chiare ai dubbi e alle domande per le quali gli utenti arrivano sul tuo sito. Questa è una strategia a lungo termine ma è l’unica che ti garantirà di fidelizzare i tuoi visitatori e di assicurarti sempre un buon numero di lettori.