Keyword Cannibalization
Questo errore SEO è chiamato Keyword Cannibalization. Un nome particolare, per quel che è un errore che diminuisce l’indicizzazione SEO del sito. Cannibalization: il mangiarsi l’efficacia raggiunta per mezzo delle keyword inserite scorrettamente. La cannibalizzazione delle parole chiave, per dirla in italiano, è un errore che deriva dalla suddivisione dei CTR raggiunti, dei risultati, delle condivisioni e dei collegamenti, nonché delle conversione tra due pagine che potrebbero, in realtà, essere una sola.
Si tratta di uno degli errori più frequenti che si possano trovare sul web, anche perché derivano dall’inesperienza del gestore della pagina o del suo tecnico SEO. Cannibalizzando le parole chiave, non si mostra a Google la profondità o l’ampiezza dei contenuti inseriti, quanto solo la volontà di posizionare la pagina. Questo errore impedisce di migliorare l’autorità del sito per le query cercate.
Quando un utente effettua una ricerca, egli chiede a Google di misurare le varie pagine e di posizionare meglio quella su cui le query cercate sono inserite correttamente. Per esempio, se si chiede a Google di cercare “le scarpe”, il sistema operativo metterà in prime posizioni quei siti che sono più autorevoli e che parlano di varie scarpe: le scarpe sportive, quelle eleganti, le scarpe da ballo, da passeggio, da trekking e così via. Dunque, inserendo la parola chiave “scarpe” in ogni testo in ogni pagina di un sito che in realtà è un negozio online di scarpe, si crea l’impressione che il sito parli molto genericamente delle scarpe.
Come risolvere il problema della Keyword Cannibalization?
Per eliminare questo problema, oltre a inserire la keyword “scarpe” bisogna specificare quali sono. L’ideale risultato si raggiunge se la keyword viene specificata esattamente: scarpe sneakers da passeggio, scarpe Nike da trekking, scarpe eleganti blu e così via. Senza esagerare mai con la densità della keyword stessa. Parliamoci chiaramente: inserendo la keyword scelta per troppe volte in un testo, il sistema automatico di Google se ne accorgerà molto facilmente.
La densità delle keyword nel testo non deve superare il 3% rispetto alle parole totali. Le parole chiave, inoltre, vanno sempre separate da altre righe di testo. Se nel testo ci sono dei paragrafi, le keyword vanno inserite almeno una volta in ogni paragrafo, ma senza esagerare: qualora il paragrafo fosse piccolo, bisognerebbe inserire la keyword soltanto una volta.
I 6 piu grandi effetti negativi che la cannibalizzazione delle parole chiave può avere sull’ottimizzazione SEO
Gli effetti della keyword cannibalization potrebbero essere disastrose per l’ottimizzazione SEO di un qualsiasi sito. E la notizia triste è che molte persone non sanno nemmeno il motivo per cui il loro sito soffre a posizionarsi bene su Google, ignorando completamente quello che è uno degli errori più gravi nel posizionamento di un sito sul motore di ricerca più utilizzato del mondo. I proprietari delle pagine con errori potrebbero essere felici a vedere che il loro sito si trova in quinta o in sesta posizione per la query scelta, senza capire che eliminando questo valore potrebbero facilmente ritrovarsi anche al primo posto, a grande distanza dai concorrenti.
Le conseguenze dell’errore sono:
- la perdita del traffico;
- le query che conducono alle pagine errate;
- diminuzione delle vendite;
- classifiche d’autorità fluttuanti.
Perché?
1)Perché effettuando la cannibalizzazione delle parole chiave si diminuisce l’autorità della pagina. Pur avendo un sito dall’alto valore di autorità agli occhi di Google, con la Keyword Cannibalization si dividono i CTR di una pagina in più pagine di piccola importanza. Essenzialmente, si trasformano le pagine del proprio sito in dei competitori che combattono tra di loro per le visualizzazioni.
2)Perché in questo modo si diluiscono i collegamenti e gli anchor text. I link che portavano a una consolidata fonte d’informazione diventano suddivisi tra due o più pagine. Similmente, i link interni e gli anchor text portano i visitatori a moltissime pagine, piuttosto che a una sola, autoritativa.
3)Google potrebbe abbassare la valutazione della pagina più rilevante. Le keywords, del resto, sono soltanto una delle strade grazie a cui Google individua l’argomento delle pagine, stilando anche una reputazione del sito stesso. Se le keywords sulle pagine sono tutte le stesse, Google cerca di capire quali sono le pagine meglio ottimizzate. E se il contenuto è troppo simile, potrebbe diminuire il valore di autorità delle pagine stesse.
4)In questo modo si sperpera il numero di scansioni, detto Crawl Budget. Quest’ultimo è il numero di volte in cui il motore di ricerca scansiona la pagina web in un certo periodo di tempo. Se più pagine del sito sono dedicate a una stessa parola chiave si crea un errore: la scansione avviene sulle pagine non necessarie, provocandone la bassa indicizzazione nel tempo. I proprietari di piccoli siti non noteranno alcuna differenza, ma i grandi siti e-commerce o i venditori con molti prodotti avranno un rapido abbassamento delle visite, delle vendite e quindi dei guadagni.
5)La cannibalizzazione delle parole chiave è sintomo della bassa qualità del contenuto delle pagine. Le molte pagine che riportano alla stessa keyword indicano a Google che il contenuto è povero. La Google stessa, quindi, provvede ad abbassare l’indicizzazione delle pagine.
6)Inevitabilmente si viene a creare una situazione in cui una pagina del proprio sito sarà migliore delle altre. Attirando nuovi visitatori alla pagina e attirandosi la valutazione di autorità di Google, si perdono delle potenziali visite alle pagine meno rilevanti che così restano praticamente invisibili.
Come identificare la Keyword Cannibalitazion?
Fortunatamente, una volta identificato il problema, risolverlo non è affatto così difficile come potrebbe sembrare a prima vista. Identificare la cannibalizzazione delle keyword è facile. Tutto ciò che bisogna fare è di creare un foglio di calcolo che elenca tutti gli URL più importanti del sito con le relative parole chiave associate.
Per esempio, se il sito vende scarpe, bisognerebbe cercare gli URL più importanti e inserirli nel foglio di calcolo. In alternativa si può utilizzare uno strumento di mappatura delle parole chiave. Una volta elencati gli URL e le relative keyword occorre scorrere l’elenco alla ricerca delle voci duplicate. Trovandone alcune si avrà la certezza che il sito soffre di cannibalizzazione delle parole chiave. Il grado di cannibalizzazione può essere più o meno grande, a seconda della quantità dei duplicati trovati.
Il proprietario del sito deve ricordarsi che la cannibalizzazione delle parole chiave può verificarsi anche se la keyword si trova nei titoli delle pagine o dei paragrafi. Quindi occorre inserire nel foglio di calcolo anche quelli. E utilizzando uno strumento di monitoraggio si può controllare le parole chiave applicate alla pagina sbagliate per dare al sito dei piccoli vantaggi.
Una volta trovato il problema, bisogna risolverlo. A questo proposito sono state messe a punto 5 semplici soluzioni.
1)Ristrutturare il proprio sito web è la soluzione più semplice al problema. Prendendo la pagina più autorevole e trasformandola in una semplice pagina di destinazione collegata ad altre varianti. Ritornando all’esempio delle scarpe, converrebbe creare una pagina generica che parli delle scarpe e collegare a essa le sue varie più specifiche.
2)Un’altra soluzione sarebbe quella di creare delle nuove pagine di destinazione a quelle pre-esistente. In particolare, si potrebbe creare una pagina chiamata “scarpe da trekking” collegandola a una pagina che parli di “scarpe da ginnastica per gli uomini”. Questo porterà al sito un notevole vantaggio in termini di autorevolezza e visite.
3)I contenuti vanno consolidati. Non vi devono essere più pagine che mirano a un’unica parole chiave. Nel caso di presenza di pagine simili, queste vanno consolidate in una pagina sola. Questa è un’ottima soluzione per trasformare due o più pagine sottovalutare in un’unica pagina con un alto valore di autorevolezza e per risolvere i problemi di contenuto e della sua ripetitività.
4)Se si vuole davvero ottimizzare il posizionamento del sito, non si può fare a meno di trovare delle nuove parole chiave. Specialmente se si hanno delle pagine molto diverse tra di loro ricchissime di contenuti, non resta che trovare sul web delle nuove parole chiave. L’unica regola a cui attenersi in questo caso è semplice: le nuove parole chiave devono descrivere con precisione il contenuto della pagina su cui saranno inserite.
5)Un’altra buona idea è quella di utilizzare i reindirizzamenti “301”, ovviamente senza esagerare, in quanto si potrebbe incorrere in un altro dei più pericolosi errori SEO. L’utilizzo dei reindirizzamenti “301” aiuterà a consolidare i contenuti cannibalizzati collegando più pagine a una sola. Questa soluzione è meglio adatta alle pagine con contenuti simili che rispondono alle query più specifiche per le parole chiavi inserite.
Queste 5 soluzioni risolvono la maggior parte dei casi di cannibalizzazione delle parole chiave. Tuttavia, gestendo un e-commerce, bisognerebbe anche prestare attenzione a come il sistema separa i prodotti in base alle dimensioni e colori. Alcuni programmi CMS, infatti, potrebbero creare pagine separate per le diverse variazioni dei prodotti.
Conclusione
Oggigiorno l’errore di cannibalizzazione delle parole chiave è più diffuso che in passato. Per ironia della sorte, le vittime più frequenti sono proprio i webmaster che fanno abuso delle keyword con l’intenzione di ottimizzare il loro sito, senza sapere bene gli algoritmi di valutazione di Google. Questi errori si possono comunque risolvere utilizzando gli strumenti giusti e munendosi di un atteggiamento positivo. E i risultati si vedranno quasi subito in termini di visualizzazioni e dei relativi guadagni.