In parole povere, fare delle previsioni sulle tendenze SEO è possibile, ma bisogna saper scorgere gli aggiornamenti quando sono ancora lontani all’orizzonte per avere il tempo di prepararsi. Ecco una lista dei trend SEO 2019 già intravisti e che ci aspettiamo di vedere per il prossimo anno.
User experience
Hai mai sentito parlare di RankBrain? È un algoritmo di intelligenza artificiale annunciato da Google nel 2015. Sebbene sia stato reso pubblico tre anni fa, è considerato il terzo fattore di ranking più importante perché permette di restituire risultati di ricerca migliori. Guarda l’immagine qui sotto per capire come funziona.
In pratica, RankBrain non si limita ad individuare le pagine web che contengono le parole chiave digitate dall’utente, ma va oltre, trasformando le keyword in concetti e restituendo un insieme di risultati sulla base di ricerche passate ed ipotesi.
Per affinare le SERP, RankBrain dà importanza ad alcuni segnali legati alla user experience, tra cui:
- Click-through-rate (CTR) organico
- Tempo di permanenza
- Frequenza di rimbalzo
- Pogo sticking
Per migliorare questi segnali, si possono applicare le seguenti tecniche:
- Ottimizzare i tag Title e Description per migliorare il CTR
- Creare contenuti approfonditi
- Utilizzare le keyword LSI (Latent semantic indexing)
- Migliorare l’usabilità
- Aumentare la velocità di caricamento delle pagine
Mobile first
Secondo le ultime stime di Google, ormai quasi il 60% delle ricerche online proviene da un dispositivo mobile, e la percentuale sale fino al 90% in determinate nicchie. Ecco perché Google ha implementato l’indicizzazione mobile-first e ha intenzione di rendere la rete sempre più mobile-friendly in futuro. Assicurati, quindi, di creare un sito responsive, capace cioè di adattarsi a tutti i formati, piuttosto che una versione separata per i dispositivi mobili, o almeno fai in modo che entrambe le versioni abbiano contenuti equivalenti.
Contenuti video
Quante volte hai preferito guardare un video di un quarto d’ora piuttosto che leggerti un lungo articolo, seppur perfettamente ottimizzato e capace di rispondere alle tue domande? Secondo una stima del colosso del networking Cisco, i contenuti video rappresenteranno l’80% circa dell’intero traffico online entro il 2021. Quindi, se non l’hai ancora fatto, preparati ad utilizzarli più frequentemente nel 2019. Il consiglio è quello di combinare i contenuti video con gli articoli di testo, senza dimenticare che anche i video di YouTube dovrebbero essere ottimizzati lato SEO.
Ricerca vocale
Il boom del mobile sta provocando una crescita delle ricerche vocali. La voice search di Google non consiste più nel chiamare un numero di telefono e comunicare le parole chiave che si vogliono trovare, come succedeva nel 2010. Si tratta di dare comandi attraverso l’uso della voce, permettendo di risparmiare tempo, soprattutto se si hanno le mani occupate.
La ricerca vocale sta cambiando il modo di procacciarsi le informazioni su internet. Oggi molti di coloro che usano i dispositivi mobili preferiscono usare query e comandi vocali (circa il 20% delle ricerche da mobile sono effettuate a voce). Anche se non si conosce il futuro della voice search, è certo che farà sempre più parte della nostra vita di tutti i giorni e continuerà a progredire puntando ad un miglioramento costante dell’esperienza. Ecco perché dovresti approfondire alcuni aspetti della SEO che influenzano le ricerche vocali:
- Ottimizzazione dei featured snippet
- Keyword vocali long-tail
- Schema Metadata
- Local SEO
Featured snippet
Quando un utente fa una ricerca su Google per una parola chiave popolare, oltre ai risultati organici e a pagamento, potrebbero essere mostrati, in un apposito riquadro posizionato nella parte superiore della pagina, i cosiddetti featured snippet, o snippet in primo piano. Si tratta di un estratto della pagina web, generalmente le prime 40-50 parole, ma può essere anche un sottotitolo, un video o un’immagine, avente lo scopo di dare una risposta diretta alla query senza che si debba cliccare su nessun risultato. Nel riquadro dello snippet è anche incluso il link alla pagina, il titolo e l’URL. Non essendo a pagamento, l’unico modo per far apparire lo snippet nella parte superiore della SERP è ottimizzare il proprio sito affinché risulti rilevante per Google.
Come apparire nei featured snippet:
- Fai in modo che la tua pagina appaia tra i primi risultati di ricerca (secondo Ahrefs, il 99,58% delle pagine in primo piano è nelle prime 10 posizioni di Google)
- Pensa alle domande che il tuo pubblico potrebbe porsi, inseriscile nel tuo articolo e rispondi in modo esauriente e chiaro (usa diverse domande nei sottotitoli per coprire più query, ma senza esagerare)
- Ottimizza i contenuti con immagini e video accattivanti
Ottimizzazione dei contenuti e SEO on-page
Anche se ti stai concentrando sui trend SEO 2019, non dovresti trascurare le regole basilari dell’ottimizzazione on-page. Problemi quali il caricamento lento delle pagine web, i contenuti duplicati, la mancata ottimizzazione del tag-title o della meta-description, renderanno vani tutti i tuoi sforzi. Un’ottima soluzione può essere quella di scaricare Netpeak Spider, un crawler che effettua un’analisi tecnica del tuo sito web al fine di individuare i principali problemi on-page e risolverli.
È noto che Google modifica periodicamente il suo algoritmo, lanciando degli aggiornamenti finalizzati a migliorare il servizio offerto. Sicuramente avrai sentito parlare di Panda, Hummingbird, Fred o Penguin, ma forse non sai che il motore di Mountain View effettua modifiche algoritmiche praticamente ogni giorno. Chiaramente, più Google diventa intelligente, più sarà difficile promuovere il tuo sito.
Il consiglio è quello di non fare la SEO per i motori di ricerca, magari cercando di fregarli, ma per aiutare gli utenti a trovare quello che cercano. In pratica, offri contenuti di valore per gli utilizzatori, ottimizza il sito web focalizzandoti sulle persone, tieni d’occhio gli ultimi trend e vedrai che i tuoi sforzi verranno ripagati.
Conclusioni
La chiave per essere all’avanguardia nel settore della SEO è prevedere i futuri trend tenendo d’occhio ogni singola mossa di Google. Ecco alcune tecniche SEO che potrebbero essere di tendenza nel 2019:
- User experience: RankBrain, l’algoritmo di intelligenza artificiale che trasforma le parole chiave in concetti per migliorare i risultati delle ricerche, è il terzo fattore di ranking in ordine di importanza. Questo algoritmo utilizza i segnali UX per affinare le SERP.
- Mobile first: il costante incremento delle ricerche provenienti da dispositivi mobili ha portato Google ad implementare un metodo di indicizzazione che premia i siti ottimizzati per la navigazione da mobile e penalizza quelli non ottimizzati.
- Contenuti video: il formato video si appresta a diventare il più importante tra quelli che concorrono a determinare il posizionamento nelle SERP.
- Ricerca vocale: le ricerche vocali fanno sempre più parte della nostra vita di tutti i giorni. Per questo motivo è importante approfondire gli aspetti della SEO influenzati dalla voice search.
- Featured snippet: si tratta di un riquadro contenente un estratto della pagina che fornisce una risposta veloce alla query di ricerca. Per farlo apparire, bisogna ottimizzare il proprio sito in modo che sia ben posizionato.
- Ottimizzazione dei contenuti e SEO on-page: anche nel 2019, l’ottimizzazione on-page avrà un ruolo determinante per il posizionamento sui motori di ricerca. Quindi, se un sito web presenta dei problemi tecnici, come il caricamento lento delle pagine o i contenuti duplicati, si dovrà intervenire il prima possibile per risolverli.