La cosa più importante da capire è che quando si parla di I.A. non si sta parlando di un sistema statico ma di uno in continua evoluzione, pensato di volta in volta per soddisfare le esigenze di utenti specifici in un tempo stabilito. E’ un sistema che ordina e presenta i dati in base a più variabili che superano di gran lunga il sistema delle keywords. Infatti, l’I.A. prende in considerazioni molti elementi fra i quali:
- contenuti
- link
- comportamento degli utenti
- fiducia
- citazioni
- modelli
In futuro, l’I.A. analizzerà i dati partendo dall’esperienza dell’utente e, attraverso l’apprendimento automatico, svilupperà nuovi fattori di posizionamento in grado di produrre risultati più in linea con quelle che sono le esigenze della clientela.
Il passato
Il sistema di ricerca tramite algoritmo che ha caratterizzato il nostro passato era abbastanza sofisticato. All’inizio per essere al top nei motori di ricerca bastava semplicemente inserire la parola chiave nel titolo, nei tags, etc. E’ andato tutto bene finché anche i concorrenti hanno iniziato a fare la stessa cosa e, a quel punto, è diventata una dura lotta quotidiana. Allora gli esperti di SEO hanno iniziato ad escogitare tattiche ridicole che si sono trasformate, nel tempo, in un semplice inserire senza alcun senso le parole chiave all’interno di una pagina.
Chi non ricorda i tempi in cui si nascondevano le keywords all’interno del testo e per renderle invisibili si usava un font dello stesso colore del fondo della pagina? Per fortuna, i motori di ricercaGoogle per primohanno impiegato poco tempo per prendere le contromisure e si è passati, così, ad un algoritmo basato sul numero di link. Ma anche questo sistema ha presto subito un’aberrazionevisto che molti siti procedevano con la tecnica dello spam di link. Ne sono seguiti alcuni anni di lotta fra i SEO e i motori di ricerca il cui prodotto è stato Penguin 1.0 di Google che ha fatto terra bruciata, mandando in fumo anche aziende che avevano sempre rispettato le regole.
Il presente
Oggi, per costruire un’efficace campagna di posizionamento nei motori di ricerca, è necessario costruire le proprie strategie su tre punti chiave: le tecniche SEO, lo sviluppo dei contenuti e il link building.
Le tecniche SEO si sono molto evolute e sono passate da semplice inserimento di parole chiave ad un sistema molto complesso che serve ai motori di ricerca per valutare la pertinenza del sito. I motori di ricerca vogliono comprendere il contenuto della pagina e valutare una serie di fattori legati all’esperienza vissuta dall’utente come la velocità di caricamento della pagina oppure la possibilità di visualizzare il sito anche dallo smartphone.
La costruzione del link building, invece, non si basa più sulle quantità ma piuttosto sulla qualità del link ottenuto. Fare un’azione di spam può portare profitto nel breve periodo ma, non appena Google se ne accorgerà, provvederà a spedire direttamente il sito in questione nelle ultime posizioni. Un brutto autogol.
Per quanto riguarda, infine, l’importanza dei contenuti, troppe parole sono già state spese per non aver compreso fino in fondo l’essenzialità di ciò. Google vuole contenuti di qualità e premia con ranking alto quei siti che si impegnano a fornire informazioni importanti ai propri utenti.
Il futuro
L’I.A. rivoluzionerà completamente il mondo SEO. Sta per iniziare, infatti, un’era in cui un’entità dinamica valuterà non solo i parametri presi fino ad ora in considerazione ma anche una serie di elementi come l’esperienza vissuta dall’utente, i big data, l’apprendimento automatico, etc. Verrà creato, quindi, un sistema che permetterà di restituire i risultati della ricerca in modo molto più utile per gli utenti perché più rispondente alle loro necessità.
Allacciate le cinture, quindi, perché la giostra sta per partire!
Le keywords sono morte
I tempi in cui le keywords venivano inserite a caso in un testo e questa tecnica premiava in termini di ranking il sito sono alle nostre spalle già da un po’. Il futuro si chiama RankBrain, un sistema di intelligence di Google che si basa sull’apprendimento automatico artificiale e aiuta a elaborare i suoi risultati di ricerca. Google dice che RankBrain è rapidamente diventato il terzo fattore più importante nel loro algoritmo generale per la classificazione delle pagine web (proprio dietro link e contenuti). Questo perché, a differenza delle versioni precedenti del loro algoritmo, Google ci dice che RankBrain è rapidamente diventato il terzo fattore più importante nella loro algoritmo generale per la classifica pagine web (proprio dietro link e contenuti). Questo perché a differenza delle versioni precedenti di loro algoritmo, RankBrain è molto efficace nell’analizzare una query e restituire i contenuti più rilevanti, anche quando non contengono la parola chiave utilizzata nella ricerca. Questo si trasforma nell’importanza di realizzare contenuti sempre di maggiore qualità.
Censura e diritti civili
Forse uno dei pochi problemi che, al momento, l’I.A. pone è quello della promozione di contenuti politicamente scorretti oppure inappropriati. Infatti, al momento Google riesce a bannare quei siti, ad esempio, che propagandano idee politiche scorrette o razziste, con l’I.A. invece al momento non è possibile.
Gli esperti di settore stanno, allora, passando al vaglio una serie di soluzioni. Ad esempio, un sistema premiante per i robot basato sulla premialità dei contenuti in linea con la netiquette di Google. I primi risultati in tal senso hanno dato grandi soddisfazioni. Si attende per capire se effettivamente questo sistema di censura riuscirà a bloccare i contenuti inappropriati.
COme la SEO dovra cambiare
L’I.A. è candidata a realizzare nel mondo dei motori di ricerca una vera e propria rivoluzione, che cambierà il nostro modo di utilizzare il web. I più esperti del settore prevedono un primo momento particolarmente confuso in cui l’utilizzo di I.A. creerà dubbi e perplessità ma sul lungo periodo è destinata ad avere un impatto positivo non solo sugli utenti ma anche sui motori di ricerca e sul digital marketing.
Il successo di una ricerca organica alimentata da un sistema di intelligenza artificiale sarà per l’utente un’esperienza sicuramente positiva perché aiuterà ad individuare effettivamente dei contenuti che siano in linea con le proprie esigenze informative.