Molti esperti del settore, invece, considerano in maniera distaccata i risultati raggiunti attraverso le tecniche SEO e quelli che si ottengono con campagne di advertising PPC. In realtà i due aspetti sono strettamente collegati e possono essere un valido supporto l’uno per l’altro. Ma come si può migliorare il posizionamento SEO con l’aiuto del PPC? Scopriamolo insieme.
1. Migliorare l’elenco delle parole chiave
SEO e PPC hanno un elemento in comune molto importante: le keywords. I due aspetti potrebbero anche essere considerati in maniera disgiunta ma se si desidera effettivamente trovare le parole chiave che meglio possano intercettare i desideri degli utenti, allora la ricerca deve essere congiunta e prendere in considerazione sia quelle che derivano da un’attività SEO che quelle che sono frutto di strategie di advertising. Il più grande errore che si può fare quando si analizzano dati per questi due aspetti è pensarli solo come dati e come parole. Va sempre tenuto bene a mente, invece, che dietro ogni keywords si nasconde una persona che ha attivato una ricerca nei motori come Google e le risposte a queste domande possono essere date sia da risultati organici che da annunci a pagamento. Di conseguenza, non ha senso suddividere la ricerca di keywords in due filoni distinti ma si può effettuare un’unica analisi e poi di volta in volta sfruttare i risultati secondo le proprie necessità. Un utile strumento per effettuare questa ricerca è Position tracking di SEMrush che aiuta ad identificare le parole più gettonate rispetto ad una specifica ricerca, un settore merceologico o semplicemente un target geografico o anagrafico. Anche l’analisi delle parole chiave per la quale il proprio sito si posiziona meglio può servire a razionalizzare le campagne di PPC: l’obiettivo è quello di investire su quelle che hanno un rendimento migliore così da ottenere risultati performanti. Viceversa, invece, si possono utilizzare le parole che con la SEO sono meno posizionate (ma di grande interesse per l’azienda), per aiutarle a migliorare il ranking attraverso l’uso di campagne di PPC. Molto importante, infine, capire come si muove la concorrenza e quali sono i risultati raggiunti. L’analisi di questi dati può essere fatta attraverso uno strumento che si chiama Gap di Keyword di SEMrush che analizza i risultati della concorrenza non solo per quanto riguarda le parole chiave SEO ma anche per gli annunci a pagamento: il benchmarking della concorrenza sarà sempre un’ottima fonte di informazioni e un potente strumento per elaborare la propria strategia in tal senso.
2. Attacco e difesa verso i competitor
L’ottimizzazione delle parole chiave può essere considerata un’arma a doppio taglio: se da un lato, infatti, può mettere il sito in contatto con un target di utenti che fino a quel momento non lo aveva preso in considerazione, dall’altro mette queste preziosissime parole nella piena disponibilità di chiunque, anche della concorrenza che potrebbe trarne vantaggio. Tuttavia esistono dei sistemi per sfruttare le parole chiave sia come attacco nei confronti della concorrenza che come difesa per evitare che i competitor guadagnino posizioni rispetto alla propria azienda. Ad esempio è bene sapere che può convenire fare offerte su keywords a basso costo per le quali gli utenti già ricercano la nostra azienda: non porterà nulla in termini di maggior traffico al sito ma in questo modo si bloccheranno per la concorrenza che non ne potrà disporre. Per questo stesso motivo è importante tenere sempre d’occhio quello che fa la concorrenza e verificare periodicamente le offerte che fa per le diverse parole chiave. Se si scopre, ad esempio, che le aziende concorrenti stanno facendo offerte per le parole chiave che riguardano il proprio marchio, è importante non risparmiare sotto questo punto di vista perché si corre il rischio di perdere terreno nei confronti dei competitor.
3. Migliorare la presenza locale
Se l’obiettivo aziendale è quello di guadagnare una certa visibilità in ambito locale, è importante ricordare che questo è di lunga data e può essere raggiunto solo con molto impegno e tanta pazienza. Un aiuto in tal senso può venire dalle campagne PPC di Google, in particolare quelle che vengono definite campagne locali che consentono a chi le attiva di poter collegare il proprio messaggio pubblicitario anche a Google Maps. Investire parte del proprio budget di comunicazione in questa attività può voler dire avere un’accelerazione iniziale data dall’annuncio a pagamento ma i risultati raggiunti dovranno poi essere confermati anche attraverso un uso sapiente delle strategie SEO. Per vincere la sfida competitiva in ambito locale, infatti, occorre utilizzare una strategia multi-canale che consenta di poter sfruttare le possibilità offerte da più fonti. Solo così sarà possibile posizionarsi ai vertici delle serp per le keywords e per le località di proprio interesse.
Conclusioni
Non è possibile considerare due entità separate le keywords che vengono utilizzate per la SEO e quelle che invece riguardano la pubblicità a pagamento PPC. Qualunque sia la fonte di provenienza, le keywords sono uno strumento importante da imparare ad utilizzare per aumentare il traffico al proprio sito ma anche per evitare che la concorrenza possa ingrandirsi e prosperare a nostre spese. Fondamentale, quindi, l’ideazione di una strategia che sappia comprendere entrambi gli strumenti per raggiungere l’obiettivo principale: aumentare il traffico al proprio sito e fidelizzare i clienti.
Fonte
https://it.semrush.com/blog/seo-ppc-come-creare-strategia-multicanale-di-successo/