Il primo infatti rappresenta uno dei punti fondamentali della SEO On Page, mentre il secondo è essenziale anche a livello gerarchico. L’unione di questi due aspetti, fa sì che il proprio portale possa ottenere un occhio di riguardo agli occhi di Google. Guardando da vicino tag Title e H1, come evitare duplicati sulle pagine del tuo sito è una strada che prima o poi dovrai e vorrai percorrere.
Dalla parte dell’utente
Lo stesso motore di ricerca mette alla base dei suoi algoritmi una grande attenzione per l’utente. I navigatori sono i principali fruitori e destinatari delle SERP: per questo Google richiede anche a chi gestisce siti web di avere a cuore gli interessi degli utenti. Scrivere ottimi tag Title e H1 non evita solo la creazione di contenuti duplicati, ma ci permette di regalare all’utente informazioni precise e immediate su ciò che troverà nell’intera pagina. Come accade nel giornalismo, anche nel mondo virtuale è importante ‘presentarsi’ al meglio: tutto ciò è possibile migliorando proprio i ‘titoli’ di pagine e articoli. Un titolo che incuriosisce, sintetico ed efficace sarà in grado di fare la differenza e ci permetterà persino di aumentare le probabilità di convertire l’utente in un acquirente o un navigatore affezionato.
Tag Title e H1: che cosa sono?
Prima di scoprire come ottimizzare post e pagine per evitare contenuti duplicati, occorre comprendere qual è il significato di tag Tigle e H1. Due parole che a prima vista possono destare persino timore: una volta scoperta la differenza, sarà chiaro anche perché renderli unici.
Il tag Title: il titolo della pagina
Come dice la parola stessa, il tag Title è il titolo della pagina web e rappresenta l’argomento principale di pagine e post. Ne avrai visti a migliaia, facendo le tue ricerche sul web: sono quelle frasi che trovi su Google quando cerchi qualsiasi argomento. Nell’esempio qui di seguito trovi uno dei tag Title usato da Semrush per i propri contenuti.
Che cosa ti spingerà a cliccare su quel titolo piuttosto che su un altro? Questa domanda è essenziale perché ti permette di intuire all’istante un dettaglio interessante: un tag Title efficace e sintetico può davvero fare la differenza. Google ci dice nelle sue linee guida che il tag Title non deve superare i 50-60 caratteri. In realtà questo limite non rappresenta un imperativo. Il motore di ricerca infatti ragiona in pixel e ogni parola occupa uno spazio diverso. Per questo motivo titoli composti da lettere ‘corpose’ come m, n, w e altre ancora occuperanno più spazio rispetto a quelli che comprendono lettere come i, l, f e via dicendo. Visto che stiamo parlando di pixel, la risposta più corretta e tecnica è che ogni tag Title dovrà avere una dimensione massima di 600 pixel.
H1: l’headline delle pagine
Abbiamo appena scoperto che il tag Title viene mostrato da Google nei risultati delle ricerche. L’H1 invece viene mostrato quando l’utente si trova già all’interno del sito web, nella tab del proprio browser. Come nell’esempio seguente!
Anche in questo caso esistono dei limiti per i caratteri da usare? In realtà no: l’H1 può avere una lunghezza variabile. Tuttavia se stai ottimizzando il tuo sito web dovrai adottare la regoletta precedente: l’H1 dovrà essere diretto, sintetico, efficace.
Tag Title e H1 duplicati: come trovarli
Ogni sito web rischia di inciampare nell’errore più comune e presentare diverse duplicazioni degli stessi titoli o intestazioni. Come trovare i contenuti duplicati? Puoi affidarti agli operatori di ricerca Google, ovvero dei comandi da digitare sul motore di ricerca. L’operatore site: fa al caso nostro, visto che ci permette di fare all’istante un’analisi del nostro dominio e fare una prima valutazione SEO.
Esiste un rovescio della medaglia: questo metodo non ti regalerà una visione d’insieme del tuo sito, se al suo interno sono contenute tante pagine e articoli.
I migliori tool SEO per le prime analisi
Per fortuna non dovrai memorizzare tag Title e H1 per evitare contenuti duplicati sul tuo sito. Puoi affidarti per esempio a due dei tool SEO che ogni esperto del settore conosce e utilizza ogni giorno nelle sue analisi. Excel è conosciuto anche da chi lavora con tabelle e calcoli matematici e per questo è utile per riuscire a raccogliere i dati di cui hai bisogno.
Screaming Frog: cosa c’è da sapere?
Forse Screaming Frog è più sconosciuto agli occhi degli inesperti, ma è gettonatissimo fra consulenti SEO ed esperti di ottimizzazione. Screaming Frog è infatti un software che analizza il dominio ‘nel profondo’: individua i protocolli di sicurezza attivi (http o https); scova le pagine canonical; è in grado di scovare i meta Tag, ovvero title e description; restituisce dati su redirect, pagine non trovate e molto altro ancora.
Come usare Screaming Frog per trovare i duplicati
Hai già intuito quanto Screaming Frog potrebbe velocizzare il tuo lavoro di analisi, vero? Per evitare contenuti duplicati grazie a tag Title e H1, saranno sufficienti in realtà pochi passaggi.
- Fare la scansione sul dominio, scrivendo il nome nella barra del software senza il protocollo (http o https) e il suffisso (www)
- Scorrere il menù principale fino a Page Titles per trovare i duplicati
- Esportare i dati in Excel
I dati ottenuti tuttavia andranno analizzati una seconda volta per scoprire quali title rappresentano un vero e proprio contenuto duplicato. I risultati che otterremo nella prima fase non avranno infatti lo stesso peso.
Per esempio potremmo trovare dei title duplicati fra le pagine di categorie. In questo caso i contenuti duplicati non influenzano in modo così negativo il nostro sito. Soprattutto perchè l’algoritmo di Google è già in grado di distinguere fra paginazione e contenuti duplicati.
Se invece lo stesso tag Title o H1 corrisponde a due pagine del tutto diverse, si può parlare di contenuti duplicati. In molti casi rappresenta un errore gravissimo per i siti web, anche se Google tende a chiudere un occhio di fronte a portali con maggiore autorità.
SEMrush, la SEO audit per evitare duplicati
SEMrush unisce il vantaggio dell’operatore site: all’accuratezza di Screaming Frog: sarà semplice individuare i tag Title e H1 duplicati del proprio sito. Lo strumento Site Audit del tool SEO offre infatti la possibilità di scovare gli errori in tempo record. Un vero vantaggio da tenere in considerazione, visto che parliamo di una mole di dati considerevole.
La dashboard principale ci mostrerà con un grafico quali errori sono presenti nelle varie pagine e che cosa risolvere con priorità assoluta. Nello specifico, gli errori di duplicazione dei tag Title e H1 vengono segnalati con una voce specifica. Cliccando su di essa sarà possibile visionare le URL in cui è presente un duplicato. Ottenuti i dati, si può procedere con la loro esportazione e passare alla fase di valutazione per poi intervenire sul portale.
Adesso che hai scoperto che cosa sono tag Title e H1 e come evitare duplicati sulle pagine del tuo sito, puoi iniziare ad ottimizzare i tuoi contenuti. Migliorare questi aspetti potrebbe regalare al tuo blog o portale di vendita quello sprint in più ed ottenere magari anche una maggiore visibilità su Google.