Come aumentare il tempo trascorso dagli utenti sul sito
Per aumentare il tempo che gli utenti trascorrono sul sito, bisogna innanzitutto chiedersi: quanto tempo voglio che i clienti passino sul mio sito e qual è il tempo medio di navigazione su un portale? E, come spesso accade quando si parla di SEO, la risposta è: dipende.
Come mai? Beh, perché è difficile capire esattamente quanto tempo Google pensi che un visitatore dovrebbe trascorrere su un sito web per una determinata ricerca.
Consideriamo questo esempio:
Un sito web in grado di rispondere a una semplice domanda come “Quante once occorrono per formare una libbra?” potrebbe soddisfare gli utenti in pochi secondi e con una sola pagina, mentre una ricerca come “Che cos’è la recessione economica?” può invitare i visitatori a trascorre molto più tempo e ad esplorare a fondo l’argomento.
L’obiettivo, quindi, è fare in modo che le ricerche e gli approfondimenti dell’utente possano essere realizzati direttamente sul sito web in questione, evitando che l’utente sia costretto a visitare un altro portale per ottenere più informazioni al riguardo.
Suggerimento 1 – Creazione di contenuti aggiuntivi dotati di collegamenti al tema centrale
Questa non è soltanto una buona prassi dal punto di vista del SEO, ma offre anche agli utenti la possibilità di espandere la propria ricerca rimanendo sullo stesso dominio, piuttosto che cercare altrove informazioni correlate. Wikipedia attua tale strategia collegandosi a tutti i possibili argomenti correlati.
Tuttavia, l’aggiunta di link interni legati alle parole chiave che appaiono nel testo potrebbe non essere la strategia migliore da questo punto di vista. Potremmo invece rifarci all’esempio fornito dal sito thebalance.com: piuttosto che legare i link alle parole chiave, questo portale collega all’articolo portante ulteriori contenuti supplementari, che aiutano i lettori a comprendere meglio l’argomento. In questo caso, ogni contenuto collegato supporta l’articolo principale. Di conseguenza, i visitatori hanno la possibilità di leggere un buon numero di contenuti correlati (se lo ritengono necessario) e quindi trascorrere più tempo sul sito.
Suggerimento 2 – Rispondi a più domande e prendi due piccioni con una fava
Se qualcuno vuole sapere “qual è l’edificio più alto del mondo” è possibile immaginare che voglia anche conoscere il nome del secondo e del terzo. Un articolo esaustivo che riporta i nomi dei dieci o dei venti edifici più imponenti del pianeta potrebbe essere considerato un contenuto migliore (e più esaustivo) rispetto ad una semplice risposta secca. A tal proposito, è interessante notare come esistano siti web come il Guinness World Record che rispondono alla query in modo perfetto, offrendo più elementi d’interesse relativi al Burj Khalifa (che è l’edificio più alto del mondo). In definitiva, la strategia vincente è sempre quella di calarsi nei panni del visitatore. Questo modo di fare può offrire agli utenti più informazioni di quanto si aspettassero e può portare ad un aumento del tempo trascorso sul sito.
Suggerimento 3 – Contenuti correlati
Esistono argomenti di cui non è possibile parlare in maniera esaustiva all’interno di un solo post, pertanto si rendono necessari ulteriori contenuti correlati al tema portante. Il sito della BBC utilizza questa tecnica inserendo gli articoli relativi ad uno specifico argomento di fianco al titolo del post. Questa è un’altra strategia che consente ai visitatori di navigare facilmente attraverso più contenuti fra loro correlati. La maggior parte dei siti e-commerce ha adottato questa strategia, anche se i contenuti agganciati, in questo caso, sono semplici prodotti e non articoli informativi. Amazon attua tale strategia nel miglior modo possibile, collegando ad un prodotto molti altri articoli simili, aumentando le probabilità che l’utente rimanga a lungo sul sito. Agli occhi di Google, un consumatore felice è colui che resta su un sito per vedere cosa altro il portale in questione possa offrirgli. L’impegno di ciascun sito web dovrebbe essere quello di trattare nella maniera più esaustiva possibile un argomento, affrontando ogni singolo aspetto in modo preciso e dettagliato.
Come migliorare la velocità di caricamento delle pagine
La percentuale di rimbalzo è un argomento piuttosto controverso. Google Analytics offre dati precisi al riguardo, mostrando la percentuale di visitatori che lascia il sito dopo aver visitato una singola pagina. Tuttavia, lasciare un sito web dopo aver visitato una sola pagina non è sempre una cosa negativa: alcune pagine, infatti, forniscono risposte immediate alle query dell’utente. Pertanto, non si dovrebbero prendere decisioni basate unicamente sulla frequenza di rimbalzo, ma è necessario sapere nel dettaglio quale fosse l’intento dell’utente, il tipo di contenuto visitato e così via.
A partire dal 2010, Google ha annunciato che la velocità di caricamento delle pagine è un fattore di classificazione importante. Sono tantissimi gli studi che suggeriscono in che maniera questo dettaglio sia fondamentale per la classificazione di un sito nelle SERP. Inoltre, a marzo di quest’anno Google ha affermato che la velocità di caricamento delle pagine diverrà presto un fattore decisivo anche per i siti mobile.
Mentre stiamo ancora aspettando un primo indice relativo al ranking dei siti mobile, è giusto affermare che un sito web che si carica rapidamente è utile sia in termini di SEO che di user experience.
Alcuni aspetti che possono aiutare il tuo sito web a caricare più velocemente le singolo pagine riguardano:
- Usare un buon Content delivery network (CDN)
Il CDN è la rete impiegata per la consegna dei contenuti. I tuoi contenuti vengono memorizzati nei server locali per offrire una navigazione più rapida ai visitatori locali. CloudFlare, Akamai, MaxCDN e Rackspace sono le soluzioni migliori. - L’uso di un buon hosting provider
Trovare una società di hosting dignitosa richiede una ricerca abbastanza approfondita. Un buon hosting può fare miracoli per la velocità del tuo sito e in particolare per quanto riguarda il cosiddetto “Time to First Byte”, ovvero il valore utilizzato per misurare la reattività di un web server o di un’altra risorsa di rete. - Comprimere le immagini
Le immagini troppo grandi possono essere dannose per la velocità di caricamento di una pagina. Gli strumenti migliori fra quelli in grado di ottimizzare le dimensioni di un’immagine per una precisa pagina web mantenendone intatta la la qualità sono Tiny PNG, Compressor.io, JPEG Optimizer e BJ Lazy Load, giusto per citarne alcuni. - Sfruttare la cache del browser
La cache consente ai browser di “ricordare” gli elementi di una pagina già caricata in passato, allo scopo di accelerare i tempi di caricamento. Imparare a sfruttare tutte le potenzialità di questo strumento è fondamentale per abbassare i tempi di caricamento e non dissuadere i visitatori dal sostare sul proprio sito. - Ridurre le risorse
Riduci le dimensioni delle risorse HTML, CSS e JavaScript.
Oltre a ridurre la frequenza di rimbalzo, un tempo di caricamento più basso può anche contribuire ad aumentare le conversioni: Walmart ha segnalato un aumento delle conversioni pari al 2% per ogni secondo di miglioramento. Per controllare la velocità del tuo sito, ti consiglio webpagetest.org, uno strumento preziosissimo, in grado di offrire una ripartizione del tempo di caricamento ed un punteggio per ogni singolo elemento appartenente al tuo sito. La velocità del sito è un aspetto molto importante quando si vuole ridurre il tasso di rimbalzo, ma naturalmente ci sono molti altri elementi da tenere d’occhio.
In conclusione
L’esperienza dell’utente e il SEO vanno di pari passo. Inoltre, sembra che l’ottimizzazione dei siti web per soddisfare gli utenti possa portare a posizioni più alte nelle SERP. Certo, la user experience è un argomento molto ampio e i suggerimenti che ti ho appena fornito coprono solo una piccola parte del tema. Ciononostante, spero che questi esempi abbiano stimolato il tuo interesse per un argomento tanto importante e ti abbiano suggerito idee per eventuali strategie di ottimizzazione da mettere in pratica sul tuo sito web e da dedicare ai tuoi visitatori.