Negli ultimi anni, grazie all’evoluzione della tecnologia e di nuove abitudini, le aziende hanno riscoperto le dinamiche di gamification come strategia di coinvolgimento rivolta ai propri consumatori, non più passivi, ma sempre più volenterosi di essere attivi nel processo di scoperta e vendita di un prodotto.
Il risultato più interessante di questa nuova mentalità è l’advergame che, come suggerisce il nome, rappresenta un mix di gioco e pubblicità. Un gioco che contiene un messaggio pubblicitario è un’azione di marketing che segue la linea del divertimento e del coinvolgimento, ma soprattutto porta il consumatore a passare del tempo con il tuo marchio e a ricordarsi di te. Stiamo parlando quindi di una vera e propria forma di marketing che deve essere studiata in tutte le sue forme per determinare il successo di un’azienda. Ma per capire le grandi opportunità dell’Advergame facciamo un passo indietro, e scopriamo qualcosa di più su questo mondo.
Advergame: origine e successo
I primi videogiochi sviluppati con queste finalità risalgono circa al 1983. Un noto esempio è Pepsi Invaders, un clone di Space Invaders per Atari 2600, commissionato dalla The Coca-Cola Company e distribuito in cartucce (oggi ricercatissime dai collezionisti) a un congresso di rivenditori; nel gioco i nemici da distruggere sono rappresentati da lettere della scritta Pepsi, la maggior rivale della Coca-Cola. In Italia il primo Advergame, Cocco Game, è stato sviluppato da Artematica per una campagna marketing di Ferrero, ed è stato distribuito assieme al fumetto di Topolino nel 1999. Il successo dell’operazione porterà la Ferrero a organizzare dal 2001 in poi una campagna marketing pluriennale basata su webgames che prenderà il nome di Magic Kinder; la nuova operazione prevedeva l’inserimento negli ovetti Kinder di un codice segreto, il quale, dopo una sottoscrizione sul sito Internet dedicato all’iniziativa, permetteva ai bambini di partecipare a un concorso a premi e di giocare on-line ad uno dei tanti giochi che periodicamente venivano sviluppati. Ma perché tutto questo successo? Il grande successo ed efficienza degli advergame è dovuto alla sua natura: un gioco non annoia, ma diverte, e se l’advergame in questione è creato dalla tua impresa, l’utente si sta divertendo grazie a te e con te: puoi essere sicuro che non ti dimenticherà. Un gioco non è una semplice comunicazione di massa, è un’esperienza disegnata su misura, in grado di coinvolgere appieno il cliente.
Advergame: tutte le tipologie di marketing nel videogioco
La scelta della tipologia di gioco da adottare è quindi parte integrante del processo di disegno e definizione delle campagne di marketing e comunicazione ed è funzionale al tipo di interazione marchio – prodotto che si vuole ottenere. Infatti, a seconda degli obiettivi stabiliti, può assumere caratteristiche differenti; Ecco alcune tipologie ed esempi di advergame:
Advergame Associativi:
Negli advergame associativi il brand o un suo prodotto o servizio sono semplicemente associati a un videogioco e non invece fondamentali per la sua struttura narrativa e interattiva. Il logo aziendale o la rappresentazione visiva di una linea di prodotti o servizi possono comparire, per esempio, tra i banner o nella grafica del videogioco o in un mondo virtuale come quello di Animal Crossing: New Horizons si possono disegnare item brandizzati con cui gli utenti possono decorare isole e atolli di proprietà.
Advergame illustrativi:
Gli advergame illustrativi sono quelli in cui il marchio o i suoi prodotti o servizi risultano centrali nell’esperienza di gioco e lo sono o perché caratterizzano la grafica e le dinamiche di gioco del videogame o perché rappresentano una sorta di oggetto del desiderio da trovare per assicurarsi la vittoria, come ad esempio “Flip the Mix” di M&M’s.
advergame dimostrativi
Garantiscono un maggior grado di coinvolgimento e di interattività per il giocatore. Sempre più spesso lo fanno permettendogli di creare un avatar e di muoversi e di esistere nell’universo di gioco attraverso quest’ultimo. È il caso degli advergame Nike “3D Vince Carter” realizzato in occasione del lancio delle nuove Nike Shox: i giocatori entrano letteralmente nei panni del cestista americano Vince Carter, avendo modo di provare “al suo posto” il nuovo modello di scarpe Nike durante una gara di schiacciate.
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