Come fare fronte a queste due difficoltà che si candidano ad essere ricorrenti anche nel secondo semestre dell’anno? Ecco qualche suggerimento.
Il blogging è morto?
Prima di iniziare con qualche suggerimento, è bene sottolineare un dato. Da più parti si sente dire che il blogging sarebbe morto ma in realtà non è assolutamente così. Ciò che si è verificato negli ultimi anni è sicuramente una scrematura del mercato, per cui solo i blog più interessanti e quelli che hanno effettivamente contenuti di qualità sono riusciti a sopravvivere, gli altri sono stati a poco a poco abbandonati. Tuttavia il blogging è tutt’altro che un fenomeno sul viale del tramonto e lo dimostrano i numeri del settore: nel mondo ci sono circa 600 milioni di blog in rapporto a 1,7 miliardi di siti; la quota mensile di post pubblicati su WordPress è di circa 70mila ogni 30 giorni; i siti che dispongono anche di un blog hanno una percentuale del 434% maggiore di pagine indicizzate rispetto agli altri. Se questo non bastasse, c’è da aggiungere che il 72% degli esperti di marketing online considera la creazione di contenuti di qualità una delle tecniche più efficaci in ottica SEO. Tutto questo fa ritenere assolutamente indispensabile la necessità di avere un blog ricco di contenuti per portare traffico al proprio sito. Ecco, dunque, qualche consiglio per farlo al meglio.
Velocità come prima cosa
Quando si realizza un articolo per un blog è importante ricordare che dall’altra parte c’è un utente che lo leggerà e che non cerca solo informazioni utili ma le vuole immediatamente. I siti che presentano immagini troppo pesanti, che caricano lentamente o che presentano degli errori per cui l’hosting viene rallentato, sono penalizzati dalle scelte degli utenti che alla fine preferiscono chiudere e passare al sito successivo. Questa tendenza sarà sempre più preponderante, quindi la prima cosa da fare è verificare il proprio blog con degli strumenti gratuiti tipo SEMrush per individuare eventuali errori e provvedere subito alla loro correzione.
Individuare con precisione il proprio obiettivo
La SEO è sicuramente uno strumento di marketing che può essere molto utile per attivare traffico al proprio sito ma, una volta che l’utente ha scoperto il blog e si è collegato, occorre avere una strategia e degli obiettivi ben definiti per coinvolgere i lettori, altrimenti si rischia di disperderli e soprattutto di orientarli verso altre pagine. Proprio in relazione agli obiettivi, la strategia giusta che un blog deve avere è quella che rispetta tre caratteristiche essenziali che sono:
– avere un prodotto oppure un servizio da offrire ben chiaro e definito;
– realizzare un piano di contenuti da pubblicare che sia realizzato in ottica SEO;
– ideare un piano di marketing per promuovere il proprio blog, tenendo presente il target a cui si parla, le richieste avanzate dal mercato e le strategie più indovinate per il settore di appartenenza.
Individuare gli argomenti più importanti e centrali per il blog
Un blog può essere sicuramente una finestra che il suo autore ha per parlare con il pubblico e va bene se ogni tanto, in alcuni post, si affrontano degli argomenti che esulano da quello centrale e che riguardano un aspetto magari più privato oppure un tema che non è quello al quale il blog è dedicato. Attenzione, però, a mischiare troppe cose e a perdere di vista l’argomento principe, quello per il quale i lettori si sono collegati. Anche in questo caso occorre utilizzare una strategia ben definita. L’ideale è scegliere quattro o cinque argomenti principali e poi inserire per ognuno di essi degli approfondimenti che, però, siano sempre inerenti a quelli principali. Il blog deve essere un punto di riferimento per gli utenti, un luogo dove possono trovare risposte a dubbi specifici, non bisogna distrarli con altro perché si corre il rischio di costringerli a visitare altri siti e blog per individuare le informazioni di cui necessitano.
Scegliere uno stile unico per il blog
La questione dello stile, sia per quanto riguarda la scrittura che per l’aspetto grafico, è fondamentale perché è il primo elemento di riconoscibilità di un blog ma anche di un sito. L’utente deve riuscire a capire fin dal primo sguardo su quale sito si trova, dove sono posizionate le risorse che sta cercando, quale tipo di notizie può trovare: proprio per questo motivo è importante che ci sia sempre un filo conduttore che possa aiutare gli utenti ad orientarsi. In tal senso è molto importante scegliere il tema di WordPress che sia più adeguato allo scopo. Attenzione, però, perché spesso per una questione di costi si sceglie un tema gratuito che ovviamente ha una limitata possibilità di aggiornamento. Meglio, allora, investire una piccola cifra per un acquisto di un tema personalizzato, che rispecchi in pieno la filosofia del blog e che soprattutto possa garantire la possibilità di effettuare modifiche e aggiornamenti illimitati, così da accompagnare la crescita del blog in tutte le sue fasi.
Variare la natura dei contenuti
Quando si pensa ad un blog sostanzialmente si immagina un contenuto di testi, pagine dense di contenuti per fornire informazioni ai lettori. Seppure è vero che i blog sono sostanzialmente composti da testi, tuttavia l’evoluzione del web e le regole della SEO impongono di utilizzare anche altri formati, per riuscire ad essere indicizzati meglio dai motori di ricerca e soddisfare le necessità informative degli utenti, al fine di aumentare le visite. Sono vari i formati che possono essere presi in considerazione, ad esempio uno di questi è l’infografica, un formato che è a metà fra un’immagine e una scheda dati, particolarmente apprezzata dagli utenti soprattutto se è possibile scaricarla. Ci sono, tuttavia, anche altri formati che possono essere presi in considerazione e che contribuiscono a migliorare la SEO. Volendo citarne alcuni come esempio si possono elencare i video, sia quelli informativi che quelli di intrattenimento e i tutorial; le guide complete ad un argomento specifico, che comprendono anche immagini e screenshot; i podcast, quelli pensati per insegnare qualcosa; infine i test che possono essere utili per comprendere se gli utenti sono diventati padroni di un determinato argomento. Il consiglio è quello di effettuare diversi tentativi per capire quale tipo di contenuto sia più adatto agli argomenti trattati e al pubblico di lettori del proprio blog: in questo modo si darà soddisfazione alle esigenze dei lettori, una delle regole principali del marketing di successo. Inoltre tutti questi strumenti sono molto apprezzati da Google che premia i siti che li utilizzano con un miglior posizionamento.
L’importanza dei video
Le più recenti ricerche condotte in questo ambito lo confermano senza prova d’appello: i contenuti video sono sempre premiati dai lettori che non solo li apprezzano ma li ripostano, li commentano, li condividono, aiutando il blog a raggiungere una certa notorietà. Se si vuole che il proprio blog sia premiante dal punto di vista delle visite, del numero di utenti, nel posizionamento in Google, allora è indispensabile utilizzare dei contenuti video, prestando attenzione anche a degli aspetti spesso troppo trascurati dai blogger come il titolo dei video che deve contenere le parole chiave di maggiore interesse, una call to action chiara e collegata alle parole chiave, i tag di settore più idonei, infine la condivisione sui principali social network che sono collegati al blog stesso. Tutti questi elementi devono essere curati allo stesso modo sia se si decide di caricare il video direttamente sul blog che se, invece, si predilige una piattaforma come Youtube, ormai diventata un social vero e proprio.
Creare una community intorno al blog
La differenza che intercorre fra un blogger professionista e un dilettante è data dalla community che si crea intorno al sito: ormai tutti possono aprire un proprio blog grazie all’aiuto di piattaforme come WordPress. Quello che, però, differenzia le due tipologie di blogger è la community che segue il blog, le persone che accordano la propria fiducia al sito per trovare risposte ai propri dubbi. Una community, però, è qualcosa che si crea con il tempo e per ottenere la quale occorre lavoro e attenzione. Obbligatorio, ovviamente, postare contenuti di qualità quelli che, come si è già detto, rappresentano la risposta ai dubbi dei lettori. Poi è indispensabile curare l’interazione con gli utenti, rispondere ad ogni quesito, fornire ai commenti dei consigli utili ed efficaci. Tutto questo richiede ovviamente energie, dedizione e tempo da dedicare ma in cambio si ottiene una comunità fedele che seguirà il blogger in qualsiasi avventura, a patto di rispettare i principi prima elencati. Non si deve dimenticare, infine, che i blogger più famosi al mondo sono quelli che possono contare su una community fedele e molto partecipe.
Conclusioni
Fare blogging nel secondo semestre 2020 richiederà una marcia in più poiché il settore è in continua evoluzione e alcuni eventi come il Coronavirus e le ultime modifiche delle politiche SEO di Google hanno contribuito a rendere ancora più complesso il lavoro dei blogger. Alcuni segreti per avere successo, però, si possono seguire e contribuiranno sicuramente a migliorare la qualità del Blog. Il primo passo è quello di definire con chiarezza gli obiettivi del blog così da sviluppare dei contenuti che siano in linea con quanto gli utenti cercano. Vanno individuati gli argomenti principali che saranno trattati sul sito, per ognuno dei quali si possono ideare degli argomenti di approfondimento per dare maggiori informazioni senza mai uscire fuori tema. È indispensabile dare al tutto una certa uniformità, sia dal punto di vista grafico che da quello dello stile della scrittura. Attenzione alla SEO, che è lo strumento principale attraverso il quale si indicizzano le pagine e si dà visibilità al blog. Una volta che si creerà un certo traffico, il passo successivo sarà quello di gestirlo, con l’obiettivo di creare una community molto forte che interagisca e renda il sito vivace.