Al giorno d’oggi i Social Media sono talmente integrati nei piani aziendali che esistono delle vere e proprie strategie su di questi per coinvolgere più clienti possibili ed ottenere un loro feedback sul servizio e/o prodotto.
Ma avere successo sta diventando sempre più difficile, perché ogni anno esce una nuova piattaforma social sulla quale le aziende decidono di proiettare il loro piano Marketing ed approfondirne la conoscenza.
Parliamo di Insight
Quando citiamo la parola “insight” facciamo riferimento ad un dato quantitativo, spesso relativo al consumatore o clientela per la raccolta di dati analitici sull’andamento del lavoro e delle pagine social.
Sulla base di ciò che emerge dagli insight possiamo capire e strutturare una strategia vincente per individuare il prodotto all’interno del quale lavoriamo, le motivazioni che muovono l’acquisto ed anche la suddivisione e target di clientela per capire la tipologia di cliente a cui ci rivolgiamo.
Logicamente questi sono privi di valore se non viene pensata un’idea o un’azione sulla quale lavorare per migliorare i risultati aziendali. Gli Insight devono essere visti come dei dati analitici che servono ad apportare modifiche non solo sul comportamento d’acquisto, ma anche un valore aggiunto nel servizio che offriamo.
Per poter capire meglio questi dati, bisogna aver prima fatto degli studi sulla conoscenza del target come sondaggi, classici feedback, discussioni e conversazioni online per elaborarli tutti in un report riassuntivo sulla soddisfazione e fidelizzazione del cliente al brand.
I report perché sono importanti?
Nel mondo del Marketing e dei Social Media, il data-driven ovvero le decisioni prese sull’analisi dei dati, permettono all’azienda di estrapolare informazioni necessarie ed uniche sul mercato.
Lo strumento di cui si fa uso sono gli analytics che assieme ai report permettono di dare un significato chiaro ai dati di cui si dispone. Ma creare un report non è cosa tanto scontata.
Anzitutto per creare un report bisogna fare attenzione a tanti fattori quali:
- Chi è il destinatario per capire come modulare il tono di voce ed i contenuti;
- Quali sono gli obiettivi;
- Porsi le domande e risposte specifiche, misurate, realizzabili, pertinenti e fattibili (M.A.R.T)
- Avere una presentazione creativa, immediata ed accattivante.
Oggi chiunque è in grado di gestire una pagina social come Instagram e Facebook ma non tutti riescono a maneggiare i dati ed analizzare per sfruttarli a proprio vantaggio. Quindi come possiamo fare?
Le attività di Social Media Analytics
Anzitutto perché si chiamano “Social media Analytics”? Con questo termine ci riferiamo al monitoraggio dei dati volti ad analizzare cosa sta succedendo online.
Questo sistema si avvale di alcuni tools che servono a vedere nello specifico il target di riferimento, il posizionamento sul mercato, quante volte il nostro brand è comparso nella ricerca online e molto altro ancora.
Alcuni di questi propongono i dati anche sottoforma di grafico per avere una visione completa del proprio prodotto, misurando le tue performance di campagne marketing a confronto con i tuoi competitors, per comparare i vari risultati benchmark e capire la percezione che il nostro marchio ha.
Ecco una breve lista delle metriche che generalmente vengono monitorate:
- Menzione, quindi quanto una parola è stata nominata;
- Relazione, meglio detto Engagement, indica quanto un post ottiene di like, retweet e condivisioni sulla keyword;
- Sentimento indica la percezione che si ha dall’esterno del nostro brand;
- Viralità è la diffusione e velocità online;
- Menzione visiva riguarda quante volte il nostro logo compare online e come viene usato;
- Peso pubblicitario (Share of Voice) sarebbe l’esposizione mediatica della marca sul totale di tutte le marche del mercato.
Alcune piattaforme su cui si può fare affidamento sono Quantcast, Talkwalker, SimilarWeb ad esempio, le quali assieme ad altre sono in grado di raggiungere una copertura ampia dei dati che non monitorano solo i principali social ma anche le testate giornaliste, radio, blog e forum.
Esistono inoltre, alcuni social network già comprensivi di strumenti di analisi come Facebook ed Instagram Insight dal quale puoi visualizzare il tuo andamento determinando l’orario e giorno migliore per la pubblicazione.
Con la stessa metodologia c’è anche Twitter, Linkedin e Youtube che simulano delle overview anche su dati demografici, visite, condivisioni e click sul proprio profilo.
Google+ Analytics è un altro strumento online super semplice, che a differenza dei precedenti dà informazioni più dettagliate e precise rispetto alle conversioni di un utente al sito o prodotto. Quindi analizza un eventuale strategia di Funnel, ovvero un processo volto alla conversione di uno sconosciuto ad un papabile cliente.
Un vantaggio di tutte queste piattaforme già comprensive di analytics è il fatto di poter analizzare i dati senza spostarsi da un canale social ad un altro. Quindi utilizzare sempre un’unica app.
Però c’è da dire che gli strumenti più avanzati, offrono vantaggi ed azioni di monitoraggio superiori capaci di dimostrarti a che punto di ROI sei arrivato ed hai raggiunto con le tue campagne social.
Se sei interessato a saperne di più sull’argomento, leggi qui.
Come scegliere lo strumento di Analytics che fa al caso tuo
Quando ci troviamo davanti ad una scelta di strumento analitico, ci sono alcuni aspetti fondamenti da prendere in considerazione come ad esempio lo stesso prezzo.
Prezzo, Potenziale di acquisto, Funzionalità ed Obiettivi sono gli elementi caratterizzanti nella scelta del Social Media Analytics.
Nella maggior parte dei casi il prezzo è la scelta più vincolante e da prendere in considerazione, perché per capire gli aspetti più profondi e dati specifici sulla nostra ricerca bisognerà fare un investimento; quindi capire quanto sono disposta/o a spendere.
Per scegliere lo strumento adatto a te, secondo le altre funzioni, poniti alcune domande tipo:
- A quale scopo mi serve monitorare i dati?
- Quante fonti voglio raccogliere, ed a quali dipartimenti può essere utile?
- Come voglio riassumere e raccogliere i dati? Voglio che lo strumento mi realizzi lui il report oppure lo posso fare io a mano?
Ma esistono alcuni strumenti gratuiti? La risposta è sì, ma tante volte gli strumenti già posizionati sul mercato gratuitamente servono solo ad avere una visione sul singolo canale come Twitter ed Instagram.
In sostanza cosa devo fare?
Il modo più efficace per comprendere il consumatore ed il suo comportamento d’acquisto è stipulare una strategia di Customer Centricity in cui al fine concretizzi una relazione di fiducia col cliente, in cui lui conosce le tue capacità, i tuoi servizi, prodotti e ti considera un punto di riferimento.
Leggi il nostro ultimo articolo in merito, qui.