Si può parlare di un vero e proprio settore?
Negli ultimi tempi si sente sempre più frequentemente parlare del mondo dei food blogger. E non sembra certo essere una “follia” dato che riguarda un ramo della comunicazione strettamente correlato al cibo. Questo vuol dire dare valore alle materie prime e al risultato finale, oltre che a scopo di marketing anche per un’esaltazione del gusto. Un mix di fattori che ha contribuito notevolmente al successo di determinati personaggi che sui social hanno un seguito sempre più in ascesa. L’esperienza della buona tavola è qualcosa che vale la pena condividere e che sembra funzionare molto, non soltanto in Italia: le persone amano il buon cibo e si lasciano prendere per la gola molto facilmente anche da una semplice foto postata sui social network. Tutto ciò avviene in quanto vi è una certa evoluzione dell’intero universo comunicativo sul web. Questo è diventato per molti l’occasione di diffondere, come un diario online, tutto quello che riguarda le cose più semplici della vita tra cui il cibo. Il food blogger non funge solamente da “diffusore” di immagini, ma anche da esperto capace di dare dei giudizi sempre molto oggettivi su ciò che vede e soprattutto assaggia. Il settore dell’alimentazione e quello della cucina stanno iniziando a guardare con un certo interesse a questo mondo.
Ma cosa vuol dire food blogger?
Entrando nello specifico di questo tema che interessa ormai un numero elevatissimo di persone, il food blogger non è altro che una persona capace di trasformare la propria passione per il cibo ed il settore della cucina in generale, in un’attività comunicativa sul web. Questo è un aspetto basilare prima di parlare della prospettiva di guadagno che fa parte di un’altra parte del discorso. Solitamente viene sfruttata una piattaforma come WordPress che permette di creare un sito web con articoli e contenuti interessanti: si pensi alle ricette o anche a diverse esperienze culinarie fatte in Italia o nel mondo, fino ad arrivare a piccole recensioni inerenti ristoranti e altre attività. Va anche detto che oggi ci sono delle “interferenze” in questo settore: molte star dello spettacolo e instagrammer stanno diventando in maniera inconsapevole dei food blogger con foto di piatti particolari che nella maggior parte dei casi hanno solamente scopo pubblicitario. In ogni caso non deve mai mancare il filo conduttore per qualsiasi persona abbia voglia di intraprendere un tale percorso, ovvero descrivere un’esperienza culinaria in modo del tutto indipendente e soprattutto personale. Dunque si capisce che il food blogger non è dipendente di una testata giornalistica e soprattutto sceglie da sé quali contenuti postare su un determinato social.
Il food blogging funziona
Altro elemento fondamentale è che il cibo attira moltissimo per persone per cui si può dire a tutti gli effetti che il food blogging funziona. Viene considerato realmente come uno strumento per fare digital marketing anche perché ognuno può scegliere il tipo di impronta che vuole dare alla propria attività. Si pensi, dunque, a chi vuole solo diffondere le foto dei piatti che mangia nei vari posti in cui si reca o anche a delle esperienze basate sul rapporto qualità-prezzo. Finendo col parlare dei racconti collegati alle varie esigenze economiche delle persone e soprattutto alla correlazione con itinerari turistici. Insomma appare evidente che il food blogging ha un legame strettissimo con tanti altri settori come quello turistico. Non deve sorprendere ciò se si pensa che il cibo è uno degli argomenti più adorati dalle persone online: prima di andare in un posto tanti danno prima un’occhiata alle immagini dei piatti del locale e soprattutto alle recensioni. Far provare la sensazione di mangiare con gli occhi qualcosa può diventare a tutti gli effetti la prima spinta per il successo come food blogger. Se fino a qualche tempo fa potevano diventare food blogger solamente persone con certe competenze nel campo della gastronomia, si può dire che oggi ci sono prospettive diverse. Necessario l’amore per il cibo e per prodotti di qualità, per diventare food blogger è necessario avere un’idea e soprattutto un minimo di competenza così che le aziende possano notare la propria attività ed iniziare dunque ad avere anche qualche guadagno. Indubbiamente la strada non è del tutto in discesa, ma col giusto impegno può portare a dei risultati eccellenti.
L’attività online del food blogger
Una domanda molto frequente è cosa faccia effettivamente un food blogger. Si può dire che egli comunica il suo punto di vista mediante un’immagine o un video, corredati di apposita didascalia, su una pietanza. Una figura del genere fa dunque dei social come Twitter, Instagram, Facebook e Pinterest il proprio pane quotidiano, per restare in tema gastronomico.
Sicuramente ogni food blogger farebbe bene a stabilire dei target non solo come obiettivi da raggiungere, ma anche dal punto di vista degli utenti che desidera raggiungano i suoi post. Molti fanno ciò per arrivare ad un vero e proprio lavoro: un’attività redditizia interessante e che già in molti hanno intrapreso con un certo successo.
La nicchia da presidiare è un altro di quegli aspetti primari: affrontare ogni ambito della cucina, soprattutto all’inizio, può diventare complesso, una sorta di salto nel vuoto. Meglio dunque concentrarsi su qualcosa nello specifico e che riesca ad attirare un target di persone.
Inoltre il food blogger deve essere bravo nella sua strategia di comunicazione, in primis le foto e i video. Inoltre se vuole scrivere articoli deve fare in modo che siano informativi nella giusta misura rispetto alle proprie esperienze culinarie. Senza dimenticare che è fondamentale saper coinvolgere il proprio pubblico, facendolo sentire interessato e pronto ad immergersi alla scoperta di quella pietanza.
Sicuramente ogni food blogger farebbe bene a stabilire dei target non solo come obiettivi da raggiungere, ma anche dal punto di vista degli utenti che desidera raggiungano i suoi post. Molti fanno ciò per arrivare ad un vero e proprio lavoro: un’attività redditizia interessante e che già in molti hanno intrapreso con un certo successo.
La nicchia da presidiare è un altro di quegli aspetti primari: affrontare ogni ambito della cucina, soprattutto all’inizio, può diventare complesso, una sorta di salto nel vuoto. Meglio dunque concentrarsi su qualcosa nello specifico e che riesca ad attirare un target di persone.
Inoltre il food blogger deve essere bravo nella sua strategia di comunicazione, in primis le foto e i video. Inoltre se vuole scrivere articoli deve fare in modo che siano informativi nella giusta misura rispetto alle proprie esperienze culinarie. Senza dimenticare che è fondamentale saper coinvolgere il proprio pubblico, facendolo sentire interessato e pronto ad immergersi alla scoperta di quella pietanza.
Quanto può guadagnare un food blogger?
Passando all’aspetto più pragmatico di questo tipo di attività, bisogna parlare facendo una panoramica completa. Non si può parlare di tariffe o prezzi di base: il che vuol dire che è difficile fare una stima dei guadagni effettivi di un food blogger.
La metodologià di guadagno varia molto da persona a persona: c’è chi promuove i prodotti o anche chi scrive articoli promozionali per ristoranti, agriturismi e altre attività. Senza dimenticare l’importanza dell’ADV (Advertising), ovvero della pubblicità a pagamento che un’azienda invia ad un utente per fare in modo che possa cliccarci su e portare a delle entrate tramite Google Adsense.
Non è facilissimo entrare in questo mondo, anche se la passione è quella spinta necessaria per avere ambizione e soprattutto per poter pensare di fare del food blogging un’attività redditizia.
C’è anche chi è in grado di farsi notare come content creator e perciò ci si può fare assumere sia come dipendente sia come freelance. Chi riesce a raggiungere questo livello può pensare di fare il food blogger “a tempo pieno”. Anche perché non è difficile che un’attività come un ristorante o un albergo o anche una web agency possa scegliere di contrattualizzare chi gli dia una certa visibilità.
La metodologià di guadagno varia molto da persona a persona: c’è chi promuove i prodotti o anche chi scrive articoli promozionali per ristoranti, agriturismi e altre attività. Senza dimenticare l’importanza dell’ADV (Advertising), ovvero della pubblicità a pagamento che un’azienda invia ad un utente per fare in modo che possa cliccarci su e portare a delle entrate tramite Google Adsense.
Non è facilissimo entrare in questo mondo, anche se la passione è quella spinta necessaria per avere ambizione e soprattutto per poter pensare di fare del food blogging un’attività redditizia.
C’è anche chi è in grado di farsi notare come content creator e perciò ci si può fare assumere sia come dipendente sia come freelance. Chi riesce a raggiungere questo livello può pensare di fare il food blogger “a tempo pieno”. Anche perché non è difficile che un’attività come un ristorante o un albergo o anche una web agency possa scegliere di contrattualizzare chi gli dia una certa visibilità.
Trucchi per diventare veri food blogger
La strada che porta a diventare dei food blogger affermati non è delle più semplici ma non bisogna mai partire sconfitti a priori. La prima cosa da fare è avere profili su social come Youtube, Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest. Così come potrebbe essere molto redditizio un blog su cui scrivere articoli e racconti gastronomici. Ovviamente per salire un gradino di crescita in più la cosa migliore è acquistare un dominio e un servizio di hosting come WordPress così da pubblicare contenuti di vario genere dandogli un tono di professionalità.
Successivamente si può parlare di una nicchia, studiando attentamente le possibilità e anche quelli che potrebbero essere dei competitor un giorno. Per esempio, c’è chi si occupa di cucina tipica di una determinata area geografica e chi di un certo tipo di pietanza. Così come ci sono anche food blogger dedicati a regimi alimentari specifici o per chi vuole prediligere il consumo di determinati cibi.
Altro aspetto cruciale in questo tipo di attività è la costanza: mai pensare che bastino pochi contenuti nell’arco del tempo per arrivare a risultati eccellenti. Serve fare delle proprie esperienze quotidiane qualcosa di utile e che valga la pena condividere così da far provare delle sensazioni e, perché no, anche dei desideri. Dunque potrebbe rivelarsi un’ottima scelta quella di creare un calendario editoriale che regolarizzi la pubblicazione di determinati contenuti sui social network, oltre che sul sito o sul blog.
Successivamente si può parlare di una nicchia, studiando attentamente le possibilità e anche quelli che potrebbero essere dei competitor un giorno. Per esempio, c’è chi si occupa di cucina tipica di una determinata area geografica e chi di un certo tipo di pietanza. Così come ci sono anche food blogger dedicati a regimi alimentari specifici o per chi vuole prediligere il consumo di determinati cibi.
Altro aspetto cruciale in questo tipo di attività è la costanza: mai pensare che bastino pochi contenuti nell’arco del tempo per arrivare a risultati eccellenti. Serve fare delle proprie esperienze quotidiane qualcosa di utile e che valga la pena condividere così da far provare delle sensazioni e, perché no, anche dei desideri. Dunque potrebbe rivelarsi un’ottima scelta quella di creare un calendario editoriale che regolarizzi la pubblicazione di determinati contenuti sui social network, oltre che sul sito o sul blog.
Qualche idea che sia da stimolo per diventare food blogger
Chi vuole avvicinarsi a questo mondo farebbe bene ad interessarsi all’attività di chi ha avuto successo. Uno dei nomi più celebri in ambito food blogging è senza dubbio quello di Marco Bianchi che oggi è diventato una vera e propria star. Ama diffondere contenuti correlati al mangiar sano e volto ad un approccio del tutto salutistico verso la cucina.
C’è anche Misya che è il blog di maggior successo in Italia e che ha fatto appassionare centinaia di eprsone al mondo della cucina e dell’alimentazione. Il tutto facendo attenzione a quegli aspetti tecnici molto rilevanti, come il posizionamento su Google: per consigli e ricette è facile notare la sua presenza nei primi risultati del browser.
Un altro nome molto popolare tra gli amanti del cibo è quello di Chiara Maci (ChiaraInCucina il nome del suo blog). Uno stile molto innovativo e fresco, capace di unire le pietanze e prodotti di qualità a viaggi e tendenze del momento.
Dare un’occhiata a questi profili permetterà di capire su cosa focalizzarsi e quei piccoli trucchi che potrebbero essere molto utili in futuro.
C’è anche Misya che è il blog di maggior successo in Italia e che ha fatto appassionare centinaia di eprsone al mondo della cucina e dell’alimentazione. Il tutto facendo attenzione a quegli aspetti tecnici molto rilevanti, come il posizionamento su Google: per consigli e ricette è facile notare la sua presenza nei primi risultati del browser.
Un altro nome molto popolare tra gli amanti del cibo è quello di Chiara Maci (ChiaraInCucina il nome del suo blog). Uno stile molto innovativo e fresco, capace di unire le pietanze e prodotti di qualità a viaggi e tendenze del momento.
Dare un’occhiata a questi profili permetterà di capire su cosa focalizzarsi e quei piccoli trucchi che potrebbero essere molto utili in futuro.