Qualunque sia la dimensione dei propri affari su Facebook, gli ads sono assolutamente indispensabili per raggiungere un pubblico molto vasto, come quello che popola il social network. Il fatto che, inoltre, gli ads di Facebook hanno un costo piuttosto irrisorio, suscita ancora di più l’attenzione dei brand, soprattutto se paragonato alla potenza degli algoritmi dell’azienda.
Non si può però pensare di affidare il proprio piano di marketing esclusivamente agli ads di Facebook, soprattutto se questi vengono lasciati alla mercé di se stessi.
Ogni campagna rilevante deve, infatti, fondarsi su un piano di marketing analizzato nei minimi particolari, con l’obiettivo di raggiungere il target, spingerlo sul proprio sito web e invitarlo a completare l’acquisto.
Visualizzazioni, interazioni sui post e contenuti virali, infatti, non creano profitto. Ecco perché questi strumenti di marketing devono essere utilizzati in maniera intelligente.
Quanto investire nei Facebook ads
L’idea generale è che più si spende, migliore sarà la campagna di Facebook ads. Sebbene in linea generale sia così, è bene sapere che in molti casi si tratta di una spesa superflua, che non porta più vantaggi di quelli che potrebbero essere ottenuti investendo un budget inferiore.
Tutto dipende, infatti, dal settore in cui si opera. Nel caso in cui i prodotti o servizi che s’intende promuovere siano di nicchia, ovvero destinati a un pubblico decisamente limitato, non è assolutamente necessario investire un budget troppo consistente. Serve, al contrario, un piano strategico per ottimizzare i costi e al contempo raggiungere esclusivamente le personalità che sono oggetto della campagna.
Ci sono altri elementi, però, che determinano un aumento del costo delle inserzioni. Se ad esempio si intende raggiungere un pubblico vasto nel minore tempo possibile, senza dubbio è necessario pagare l’urgenza. Il fattore temporale è molto importante, soprattutto se si opera in un settore in cui la competitività è molto elevata (si pensi, ad esempio, a e-commerce che vendono prodotti simili e destinati al pubblico generale).
Se la competitività è relativamente limitata ma il mercato è saturo (non vi è domanda da parte degli utenti – potenziali clienti – relativamente a un prodotto o servizio), è ovvio che il prezzo per ogni singola inserzione pubblicitaria è destinato a salire, con l’obiettivo di avviare una campagna che si differenzi da quella dei competitor. Lo scopo di tutto ciò, in questo caso particolare, è sottrarre clienti agli altri brand e guidarli sotto la propria ala.
In che modo Facebook decide di far visualizzare un’inserzione
Per comprendere il meccanismo che porta Facebook a mostrare una specifica inserzione a un preciso utente, è necessario partire da un’idea generale: non importa il budget che viene investito, gli algoritmi di Facebook cercheranno sempre di nascondere il più possibile inserzioni di scarsa qualità (con immagini poco adeguate e non opportunamente posizionati per i social network ecc.).
Vi sono poi altri elementi che stabiliscono qual è l’inserzione più pertinente. Ad esempio, gli algoritmi tengono in considerazione i tassi d’azione, nonché lo storico pubblicitario dell’account e gli interessi del soggetto, prelevati dalle sue abitudini e dalle sue preferenze.
Uno studio condotto lo scorso anno, però, ha stimato qual è il costo medio in Italia per 1000 impressioni. In pratica, per raggiungere 1000 persone sono sufficienti 2 €. Ciò significherebbe che per raggiungere un milione di soggetti basterebbero 20 €, anche se l’esperienza diretta suggerisce tutt’altro, perché i fattori precedentemente riportati sono in grado di far oscillare il costo ben al di sotto (o al di sopra) del valore medio. Tutto dipende dal tipo di contenuto che si vuole realizzare e al tipo di piano di marketing implementato nel brand.
Facebook ads per e-commerce
Se l’obiettivo è quello di promuovere un e-commerce, bisogna dimenticarsi i 2 € citati in precedenza. Una buona strategia, in questo caso, può essere quella di suddividere il budget in due test diversi, in modo da applicare le osservazioni ricavate dai piccoli gruppi su larga scala.
In particolare, è suggeribile investire una frazione del budget in una campagna di prospetting (in cui si attirano nuovi clienti), e la restante parte nel retargeting (finalizzato a contattare e fidelizzare i soggetti che in precedenza non hanno compiuto alcun acquisto). È però necessario che i campioni su cui si testano prospetting e retargeting siano del tutto differenti.
Facebook ads per la raccolta di informazioni
In questo caso, la raccolta delle informazioni non deve riguardare soggetti casuali, bensì coloro potenzialmente interessati al prodotto o servizio che si desidera vendere (la tecnica è nota come lead generation).
In questa strategia, l’obiettivo non è vendere, ma raccogliere tutti i dati possibili per poter rispondere alla domanda “cosa spinge il mio target ad acquistare?”.
Anche in questo caso servono specifiche campagne di prospetting e retargeting, ma invece di farne 2 per ogni categoria è possibile risparmiare, evitandone una.
Facebook ads per la brand awareness
La brand awareness è la conoscenza del marchio da parte dei potenziali utenti. È il modo in cui le aziende si costruiscono un nome risonante e ben definito nel mercato (basti pensare ad Apple o Google).
Quest’idea è particolarmente indicata per aziende che vendono beni materiali e che hanno una sede fisica.
Gran parte del prezzo da investire, soprattutto in fase di test per valutare la risposta degli utenti, dipende dall’ampiezza del territorio che si vuole coprire: una grande città richiederà un costo sicuramente maggiore di un piccolo paesino.
Come si misura la risposta ai test di brand awareness effettuati mediante Facebook ads? Semplicemente si valuta quanti nuovi clienti hanno raggiunto il negozio, e soprattutto qual è la distanza che questi hanno coperto per raggiungere la sede.
È ovvio che più lontana è collocata l’abitazione di questi soggetti, migliori sono i risultati, poiché ciò indica un elevato valore aggiunto dell’azienda – comunicato probabilmente attraverso i Facebook ads – che non può essere ottenuto in nessun altro luogo disponibile in città.
In base a tutto ciò che è stato detto, è chiaro che non è possibile partire direttamente con le campagne di advertising su Facebook: è necessario prima studiare il mercato e tastare il territorio. Il modo migliore per poter osservare qual è il metodo ideale da adottare è senz’ombra di dubbio condurre dei piccoli esperimenti su piccola scala, da ampliare in caso di risposta affermativa. Solo in questa maniera sarà possibile condurre una campagna intelligente, mirata e performante.
Abstract: quanto investire in Facebook ads?
Una campagna efficace è una campagna intelligente e ben ponderata: ecco perché, prima di cominciare, sono necessari dei piccoli test. In questo articolo troverete tutto ciò che c’è da sapere in merito.