Nel mondo attuale, SEO e MMS devono lavorare a stretto contatto per creare una strategia di marketing digitale che serva non solo a creare più traffico al proprio sito ma anche che trasformi i visitatori in clienti e, successivamente, i clienti in clienti abituali.
Che cos’è la SEO
Con il termine SEO si intende un insieme di tecniche che servono a favorire e velocizzare il processo degli spider dei motori di ricerca che devono indicizzare le pagine di un sito. Si tratta di un’attività molto importante perché se un sito è ben indicizzato nei motori di ricerca ha anche molte più possibilità di essere ritrovato dai potenziali clienti che cercano prodotti e aziende simili attraverso parole chiave pertinenti in Google e affini. Il SEO nel corso degli anni si è affinato sempre di più e oggi non consiste più, come accadeva un tempo, nell’inserire alla rinfusa in un testo del sito quante più keywords possibili, ma prevede un complesso sistema di attività on-page e off-page che contribuiscono a migliorare il posizionamento di un sito oppure di una pagina singola. Scopriamo insieme, dunque, quali sono queste tecniche.
Le tecniche SEO on-page
Si tratta di tutte quelle tecniche che vengono poste in essere direttamente sulle pagine del sito e, di conseguenza, sono quelle sulle quali il marketer ha più controllo. Tuttavia, è bene sottolineare che se anche le attività di SEO on-page sono realizzate nel modo migliore, non vi è alcuna garanzia che il posizionamento raggiungerà i vertici delle pagine di ricerca. Le tecniche di SEO on-page comprendono alcuni elementi importanti e tipici che sono:
- struttura dell’Url: se ne avete la possibilità, create permanent links e inserite parole chiave anche all’interno dell’Url. Ne deve valere la pena, però. Se avete in passato già attivato tecniche di SEO e il numero di pagine – e quindi di redirect – che dovete cambiare sono tante, allora forse non ne vale la pena. Vi trovereste a dover fare un lavoro immane e a perdere il posizionamento già conquistato;
- title tags: inserite parole chiave per ognuno dei title tags, avendo cura di diversificare le parole chiave in base al contenuto della pagina che state trattando;
- titolo: i titoli delle pagine sono il luogo migliore dove posizionare un bel po’ di keywords. Attenzione, però, a far coincidere le parole chiave con l’effettivo contenuto della pagina che vanno a rappresentare;
- testo alternativo per le immagini: in genere questo testo non è visibile subito ma solo se si passa con il mouse sull’immagine. Tuttavia, è sempre un elemento molto importante per l’attività SEO;
- tempo di caricamento della pagina: Google pone molta attenzione ai tempi di caricamento delle pagine di un sito perché vuole che i suoi utenti riescano a trovare in fretta ciò che cercano. La maggior parte degli utenti si aspetta che una pagina di un sito carichi in meno di due secondi e circa il 40% di essi abbandonerà il sito se si superano i 3 secondi di attesa per il caricamento. Questo ritardo di un secondo che può sembrare un’inezia si trasforma, in realtà, in una perdita del 7% dei tassi di conversione e può trasformarsi in una perdita economica di circa 250.000 dollari all’anno per una ditta che ne guadagna 1000 al giorno. E’ possibile applicare delle strategie per ridurre i tempi di attesa. Fra queste: utilizzare immagini web-friendly dai formati compressi, ridurre al minimo plug-in, prendere in considerazione l’uso di una rete di distribuzione di contenuti, minimizzare l’uso di reindirizzamenti e ottimizzare per i dispositivi mobili con la tecnica responsive;
- linking interno: inserire link ad altri siti nelle tue pagine solo quando effettivamente si tratta di un valore aggiunto per i visitatori, altrimenti meglio lasciar perdere;
- contenuti della pagina: sono finiti i tempi in cui si poteva inserire nella pagina di un sito semplicemente un elenco di parole chiave per conquistare un ottimo ranking. Oggi Google pretende dai siti contenuti di qualità che siano assolutamente in linea con ciò che l’utente sta cercando. Se il visitatore arriva al sito dopo aver inserito nel motore di ricerca una parola chiave, è meglio che il sito sia effettivamente coerente con essa altrimenti si corre il rischio di perdere in un colpo solo tutto il ranking conquistato.
Le tecniche SEO off-page
Queste tecniche comprendono tutto ciò che un marketer deve fare per migliorare il ranking di una pagina che non rientra, però, direttamente nelle pagine web. Fino a qualche tempo fa i non addetti ai lavori erano convinti che le tecniche of-page si limitassero esclusivamente allo scambio di link ma in realtà c’è molto di più. In particolare, queste sono le attività principali:
- scambi di link: si tratta di quell’attività per cui si favorisce l’inserimento del proprio link su altri siti di settore e di interesse. Ci sono tanti modi per attivare questo processo ma in realtà il migliore resta sempre quello di fare del tuo portale web un vero e proprio punto di riferimento per gli utenti: in questo modo, il numero dei link al tuo sito aumenterà sempre di più in modo naturale, migliorando di conseguenza anche il tuo ranking;
- social media: anche i social network sono un ottimo strumento per la creazione di traffico al proprio sito e aumento del numero di link. Ovviamente, è un’attività che va curata inserendo contenuti di qualità, pensando a dare informazioni interessanti piuttosto che puntare solo sulle vendite, permettendo ai propri utenti di condividere con facilità i contenuti grazie a tasti appositi che permettono di rimandare le informazioni contenute, ad esempio, sul proprio blog nei social network;
- social bookmarking: inserire i propri contenuti in portali di condivisione delle informazioni vuol dire avere un pubblico molto più ampio e permettere agli utenti di seguire il sito di interesse anche al di fuori di queste piattaforme;
- recensioni del sito web: le recensioni sono un ottimo strumento per farsi conoscere di più e meglio. I siti di comparazione e di opinione sono ogni giorno di più e possono regalare una visibilità impensata fino a questo momento. Di contro, però, è necessario dedicare tempo a questo tipo di attività perché deve esserci sempre una persona dedicata non solo a monitorare le opinioni dei clienti ma anche a rispondere ad eventuali commenti negativi in modo sempre gentile e costruttivo.
Le tecniche off-page sono estremamente importanti perché Google ne tiene particolarmente conto per stabilire il ranking di un sito. Più il ranking è alto, maggiore è la posizione del sito nei risultati dei motori di ricerca e maggior traffico si ottiene. Ricerche di settore hanno dimostrato che il sito che compare nella prima posizione di una ricerca effettuata su Google ottiene il 33% del traffico, il secondo classificato solo il 17,6%. La decima posizione? Appena il 2,4%.
Tecniche di Social Media Marketing
Le tecniche SMM sono quelle che si occupano della promozione del brand aziendale attraverso l’utilizzo dei social network. Richiedono tempo e dedizione per cui il consiglio migliore in questo caso è quello di scegliere pochi social network, quelli più in linea con il proprio target di riferimento, e concentrarsi solo su di esso perché avere troppe pagine da seguire su diversi social si traduce in un dispendio di energie e di attenzioni che non permettono di seguire nessuno in modo adeguato. Tuttavia, non basta semplicemente aprire un proprio account su social network come Instagram, Twitter o Facebook per migliorare di conseguenza il proprio ranking. E’ stato calcolato, infatti, che dei 137.76 milioni di account registrati su Facebook circa il 12% sono inattivi e un numero imprecisato di essi è un fake.
L’attività dei social aiuta il posizionamento del proprio sito perché se i contenuti proposti sono di qualità verranno condivisi e aumenterà visibilità e visite al portale. E’ importante, però, che prima di iniziare qualunque tipo di attività di SMM, almeno le basi sia solide: quindi spazio alle tecniche di SEO fatte a regola d’arte. Allora e solo allora si potrà passare alla SEO off-page e gli sforzi SMM. Uno senza l’altro è praticamente inutile. Le due tecniche sono indissolubilmente legate perché senza SMM il sito non avrà visibilità ma solo con l’SMM l’utente avrà comunque difficoltà, poi. a trovare il sito del quale segue la pagina social.
E’ anche importante sottolineare come le strategie da utilizzare non siano uguali per ogni parola chiave e per ogni pagina. Infatti, un conto è fare strategie e attività su parole chiave che non sono particolarmente gettonate, un altro per keywords che sono ambiti da tantissimi siti. Va, poi, aggiunto che più il sito è “vecchio” ed ha una storia sul web, più diventa credibile per Google e guadagna, quindi, posizioni nelle classifiche.
E tu come stai utilizzando SEO e SMM per attirare più traffico e convertire i visitatori in clienti?