Cos’è e come funziona TikTok
L’app non permette la condivisione di pensieri, non consente di esprimere il proprio lato artistico o di interagire direttamente con gli altri utenti, come avviene sulle altre piattaforme. Da questo punto di vista, l’aspetto “social” di TikTok è marginale.
In realtà, l’app si contraddistingue per la condivisione di contenuti originali; in particolare si tratta di brevi video (di non più di 15 secondi) in cui gli utenti ballano e si divertono sulle note di una canzone, che essi devono solo mimare con la bocca o rappresentare nel modo che ritengono essere più opportuno.
Senza dubbio l’idea è originalissima, e ciò spiega tutto l’interesse che si è generato in tempi così brevi intorno a questa piattaforma di condivisione social.
Ecco perché, ad oggi, non sono solo i giovanissimi che popolano il social network, bensì vi sono anche diversi adulti, incuriositi dalle dinamiche. Senza considerare, inoltre, che su TikTok stanno cominciando ad approdare anche esponenti della politica italiana e non. Insomma, l’applicazione sta a tutti gli effetti diventando un fenomeno di massa, oltre che uno strumento di comunicazione che esula da quello che è il suo obiettivo fondamentale, ovvero divertire.
Ad oggi, circa il 60% dell’utenza di TikTok ha età inferiore ai 24 anni. Sembra una percentuale molto elevata (e in effetti lo è), ma bisogna tener conto del fatto che la restante parte è composta per lo più da adulti, il che spiega in modo eloquente la rapidità con la quale i più grandi hanno cominciato ad utilizzare la piattaforma.
Il meccanismo dei trend
Come già detto, i contenuti di TikTok sono nient’altro che brevissimi video in cui ci si diverte senza troppe remore e senza polemiche.
I video che molti utenti realizzano, però, sono guidati dai trend. In pratica, una tematica, una canzone o una particolare frase diventano virale, e tutti si sfidano a realizzare il migliore video breve su tale traccia audio. Proprio per questo motivo, anche sui video di TikTok si utilizzano gli hashtag.
Uno dei video più famosi nell’ultimo periodo, ad esempio, consiste nell’introdurre le famose caramelle Mentos all’interno della Coca-Cola, per assistere all’esplosione che segue.
Oppure, una delle ultime challenge prevede di riempire un bicchiere d’acqua fino a che il liquido non si riversa sul pavimento, per poi assistere alla reazione dei propri genitori.
Vi sono poi challenge legate a particolari balletti, oppure all’interpretazione di specifici testi. Il tutto, comunque, si fonda sull’obiettivo di creare un contenuto che sia virale ed estremamente divertente, dunque di facile condivisione anche al di fuori della piattaforma.
Tuttavia, considerare TikTok come un’applicazione per bambini annoiati che non sanno come spendere il proprio tempo libero è scorretto: il funzionamento dell’app, infatti, può essere utilizzato dalle aziende per promuovere i propri servizi o beni sfruttando uno degli strumenti comunicativi più potenti in assoluto, ovvero lo storytelling.
Come usare TikTok?
Una volta effettuata l’installazione, ci si trova di fronte a 5 schede: home, scopri, aggiungi contenuti, notifiche e profilo. Proprio come in tutti gli altri social.
Con la funzione “scopri” si possono non solo trovare i contenuti condivisi da altri utenti, ma anche i brani e le basi grazie alle quali realizzare i propri video.
A seconda della propria inventiva, gli utenti possono cantare sul brano, spezzarlo in qualunque momento, applicare filtri, emoji, nonché effetti. È possibile anche cambiare la velocità di riproduzione, impostandola su tre modalità. Il tutto, ovviamente, dopo aver atteso un countdown che va da 3 a 10 secondi (necessario per la registrazione del video).
In altre parole, l’elemento che contraddistingue TikTok dagli altri social media è l’editor dei video, che nella pratica – per quanto essenziale – è molto potente e funziona bene. Naturalmente, gli ideatori di TikTok hanno pensato bene di consentire la condivisione dei video su altri social, tra cui Instagram, per spargere la voce.
Osservare TikTok in ottica aziendale
Il fatto che già molte altre aziende (e di conseguenza numerosi competitor) frequentino TikTok è secondario: l’importante è arrivare agli utenti.
Ovviamente, per far sì che la strategia di marketing abbia successo, è necessario adeguarsi a quelli che sono i dettami della piattaforma: in altre parole, ci si deve esprimere sfruttando gli strumenti del canale, senza forzature.
Non è pensabile utilizzare TikTok come strumento descrittivo come si usa fare su Facebook, poiché questo social network richiede tempi brevi e comunicazioni immediate e vivaci. Un’idea efficace, al contrario, può essere quella di non utilizzare TikTok per promuovere i propri prodotti, bensì per raccontare aspetti differenti del proprio brand, incuriosendo gli spettatori. In parole tecniche, TikTok può essere utilizzato per migliorare la brand identity.
Il Washington Post – un noto quotidiano USA – ad esempio usa TikTok per mostrare ciò che c’è dietro la pubblicazione di un giornale, tra cui il lavoro in redazione, i giornalisti coinvolti e altri particolari. Inoltre, l’account realizza anche brevi video in cui descrive – in maniera simpatica e diretta – alcune notizie del giorno.
TikTok per l’advertising
La stessa azienda consiglia ai propri utenti business di adottare 4 strategie per promuovere i propri contenuti:
- Lanciare la propria hashtag challenge, invitando gli utenti a postare video in cui indossano o usano un prodotto.
- Brand takeover, che consiste nell’inserire video pubblicitari nell’home page del proprio profilo.
- In-feed native, ovvero la pubblicazione di video targetizzati nell’area “Per te”.
- Brand lenses, cioè la creazione di filtri ad hoc utilizzabili dall’utente (i quali, però, rimandano direttamente all’azienda).
Non si trascuri poi l’importanza degli influencer in voga su TikTok: stringere una collaborazione con queste figure può essere estremamente utile per la propria campagna di marketing.
La risposta di Instagram
Il consiglio, dunque, è certamente quello di approdare su TikTok, senza tuttavia abbandonare Instagram: l’introduzione di nuove funzioni in questa piattaforma potrebbe infatti gettare in ombra il social network più giovane, come d’altronde è già successo in passato (si pensi alla lotta tra Instagram e Snapchat).